Home Estero Tacete, gli “Illuminati” ci ascoltano

Tacete, gli “Illuminati” ci ascoltano

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“Maturità, indirizzo complotto”, scrive il prestigioso giornale francese, Le Monde, mentre un servizio Rai italiano ne diffonde i contenuti. In definitiva allora sia i politici sia gli insegnanti e sia i media sono irretiti in questa rete, cosicchè la storia dei libri non può mai e poi mai dire la verità, perfino intorno allo sbarco sulla luna, gli Ufo, i pozzi di petrolio, le guerre, l’11 settembre, Bilderberg e così via.
Il mondo per i maturandi francesi è retto dalla setta degli Illuminati, di cui però non si sa, purtroppo, se gli adepti si riunisco sempre alle sette e se in tutto siano sette sette e se è composta da sette settari: il mistero delle sette sette, direbbe Festa Campanile.
Dan Brown, col Codice da Vinci, ha fatto scuola e con lui tutti coloro che sibilano che gli adepti discendano da una società segreta fondata in Baviera nel Settecento con lo scopo di affidare il mondo al governo occulto di una élite di plutocrati senza patria. Dopo la Massoneria e gli “Invisibili” appaiono ora anche gli illuminati le cui prodezze, secondo Le Monde, sono assai diffuse nelle scuole francesi e il 50% dei ragazzi è convinto che costoro siano indistintamente quelli che si ritrovano a Bilderberg, che hanno organizzano l’11 settembre, che tengono nascosta la cura del cancro, che piazzano microchip sotto-pelle o fanno sparire il volo MH370 delle Malaysian Airlines.
Una professoressa di un liceo di Nanterre, racconta: “I miei allievi mi hanno chiamato più di una volta Illuminati, l’ultima perché avevo una collana con un triangolo”. E già perché il segno distintivo degli illuminati è proprio il triangolo che è appunto lo strumento per riconoscerli, come la piramide la cui significazione occulta si può far risalire alla prima massoneria. E che si trova bollata nel dollaro Usa
E poi la docente continua: “Molti sentono di essere presi in trappola da un sapere che l’élite vorrebbe imporre loro e noi, in quanto insegnanti e detentori di autorità, siamo i rappresentanti di questa élite (..). Credere che i media, i politici, i loro professori mentano, li deresponsabilizza. Se ne infischiano del loro avvenire, perché tanto secondo loro tutti dicono menzogne”.
E mentre da parte del ministro della istruzione francese si tenta di arginare questo incredibile fenomeno, c’è però da registrare che oggi questi sentimenti sono sollecitati e solleticati da alcuni partiti politici che fanno dall’avversione generica alle élite e al sistema la loro ragion d’essere. La contro-cultura comincia con gli Illuminati sui banchi di scuola, per finire nei Parlamenti, è il commento pessimistico dei commentatori, mentre i docenti ancora una volta si smarriscono in questo mare di mistero .