Negli ultimi tre anni, in Sicilia i tagli agli insegnanti hanno prodotto la riduzione dell’organico dei docenti pari a sei-sette volte in più rispetto all’effettivo calo del numero di iscritti: a fronte di una riduzione di 1.500 alunni, la politica incentrata al risparmio ha prodotto addirittura la cancellazione di oltre 10.000 cattedre (cui bisogna aggiungere oltre 5.000 posti di Ata spariti nel nulla).
Secondo l’on. Tonino Russo, componente per il Pd della Commissione Cultura alla Camera ed eletto nelle liste siciliane, “i dati diffusi dalla Cgil sui tagli agli organici nelle scuole siciliane e i topi nelle classi in due scuole di Borgo Nuovo a Palermo (apparsi nella stessa giornata ndr) sono lo specchio dello stato di degrado, incuria e abbandono della scuola pubblica in Sicilia’. Per Russo ‘aule sovraffollate, organici sottodimensionati e strutture inadeguate ledono il diritto allo studio dei ragazzi. C’e’ bisogno di politiche serie in materie di istruzione, altro che lavagne digitali o slogan. In molti istituti del capoluogo le classi topaie sono una realtà, soprattutto nelle periferie, come dimostra la protesta di alcune mamme che questa mattina non hanno fatto andare i loro bambini a scuola, perchè c’erano i topi’. L’amministrazione cittadina è assente, Palermo è diventata una fogna e le istituzioni – conclude Russo – restano in silenzio. Serve un’inversione di rotta”.
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