Attualità

Taglio parlamentari, Di Maio: risparmiati 300 mila euro al giorno, costruiremo cento scuole

Dopo quattro letture parlamentari, l’ultimo e definitivo passaggio a Montecitorio sancisce, con un consenso forse inaspettato (553 favorevoli, solo 14 no e 2 astenuti), la riduzione del numero dei deputati da 630 a 400 e quello dei senatori da 315 a 200, con contestuale taglio dei seggi dei deputati (da 12 a 8) e dei senatori (da 6 a 4) eletti all’estero.

“Risparmio e semplificazione”

Immediata è stata la reazione entusiasta di Luigi Di Maio, ministro degli Esteri e leader politico del M5S, davanti alla Camera: col taglio dei parlamentari, ha detto, “risparmiamo 300 mila euro al giorno, quello che un cittadino in molti casi non riesce a guadagnare nemmeno in una vita”.

“Oltre al risparmio è semplificazione, con meno parlamentari avremo meno testi pieni di emendamenti, norme e contronorme che complicano la vita dei cittadini italiani – aggiunge il ministro degli Esteri -. Una dinamica parlamentare con troppi parlamentari che vogliono presentare emendamenti solo per dire di averlo fatto”.

Con i risparmi 13 mila nuove ambulanze

Poi Di Maio è tornato a rimarcare che “con un miliardo di euro in 10 anni possiamo comprare 13 mila nuove ambulanze, costruire cento scuole, comprare treni per i pendolari – ha detto ancora il capo politico del M5S -: per la vita dei cittadini non sono un simbolo, sono una cosa concreta”.

Qualche settimana fa, lo stesso Di Maio aveva detto che la riduzione di onorevoli e senatori avrebbe comportato la costruzione “di 133 scuole nuove o 67.000 aule”.

40 anni di promesse a vuoto, noi lo abbiamo fatto

In serata, parlando al Tg1, il rappresentante del 5 Stella ha tenuto a ricordare che “erano 40 anni che si provavano a tagliare” i parlamentari, siamo arrivati noi e ci siamo riusciti”.

Luigi Di Maio è già proiettato al futuro: “Da domani parleremo delle altre riforme: quella della giustizia, per ridurre a 4 anni i processi che in Italia durano un’eternità e la legge di bilancio di fine anno”.

In Italia meno deputati in rapporto ai cittadini

Una curiosità: col taglio dei parlamentari, l’Italia diverrà il Paese dell’Ue con il minor numero di deputati in rapporto alla popolazione: con 0,7 “onorevoli” ogni 100.000 abitanti, supererà la Spagna che deteneva il primato con 0,8.

Se – scrive l’Ansa in un focus – un confronto tra Camere “basse” è possibile, dato che in tutti gli Stati esse hanno identiche funzioni, per i “Senati” risulta impossibile perché la maggior parte dei Paesi Ue (15 su 28) non lo hanno, e nei restanti 12 hanno funzioni molto diverse e inferiori rispetto al Senato Italiano che “duplica” le funzioni della Camera, essendo l’Italia l’unico Paese al mondo con il bicameralismo perfetto (è esistito solo in Romania tra il 1991 e il 2003).

E gli altri Paesi?

Solo in tre (Polonia, Repubblica Ceca e Romania) il Senato è eletto direttamente dai cittadini e non è espressione dei livelli territoriali (Land, Regioni, province, ecc). Per quanto riguarda dunque la Camera politica un primo paragone si può fare con gli altri Stati dell’Ue di grandi dimensioni demografiche.

La Germania, con i suoi 82 milioni di abitanti è il Paese con la Camera più grande, anche se è a numero variabile a causa del sistema elettorale: gli attuali eletti al Budestag sono 709: ciascuno di essi rappresenta 116.855 abitanti.

Identica rappresentanza ha la Francia: 116.503 abitanti per ogni membro dell’Assemblea Nazionale, che ha in tutto 577 membri per 67 milioni di abitanti.

L’altro grande Paese (ancora per poche settimane) nell’Ue è la Gran Bretagna: 650 deputati per i 66 milioni di sudditi di Sua Maestà, con un rapporto assai simile a quello attualmente in vigore in Italia.

Il quinto grande Paese, la Spagna, se perderà il primato della bassa rappresentanza, manterrà quello dei minor numero di deputati (sempre tra i grandi Stati): solo 350 a rappresentare 46 milioni di cittadini. Ne ha di più anche la Polonia (460) pur avendo solo 38 milioni di abitanti. Ovviamente i Paesi piccoli, se hanno un numero assoluto di deputati più basso, hanno un rapporto tra eletti ed elettori migliore.

Cipro ha attualmente solo 56 “onorevoli”, ma avendo appena 864mila abitanti ha ben 6,5 eletti ogni 100.000 cittadini.

Alessandro Giuliani

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