Sui tagli di risorse e di organici previsti dall’articolo 28 del disegno di legge per la stabilità 2015 non sembrano esserci molti spazi di manovra.
Alla Commissione Bilancio, che dovrà riferire all’aula nei prossimi giorni, sono infatti pervenute moltissime proposte di emendamenti; ma, da parte dei parlamentari della maggioranza di Governo, non sono state presentate proposte di modifica significative.
Se questa condotta dovesse essere confermata anche in aula, cosa per altro molto probabile per non dire certa, tutte le misure previste dall’articolo 28 diventeranno legge dello Stato a partire dal prossimo anno scolastico.
In particolare ci sarà il taglio di 2020 posti del personale Ata e non sarà più possibile garantire l’esonero o il semiesonero dall’insegnamento dei vicepresidi.
Ci sarà anche un taglio di 30milioni di euro allo stanziamento per le spese di funzionamento delle istituzioni scolastiche, taglio corrispondente a non meno 3.500 euro in media per ciascuna scuola.
Risultano confermate anche le disposizioni relative alle supplenze brevi: divieto di nominare supplenti per il primo giorno di assenza del docente titolare e divieto di nominare supplenti su posti Ata per assenze fino a 7 giorni.
Sembra insomma che ormai i giochi siano fatti.
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