Nelle disposizioni contenute nel comma 10 dell’articolo 28 della legge di stabilità c’è qualcosa che non torna proprio. La norma in questione riguarda la ridefinizione degli organici del personale Ata che – dice la legge – va collegata al processo di digitalizzazione dei procedimenti amministrativi affidati alle segreterie scolastiche.
Per tale processo, peraltro, il successivo comma 11 autorizza la spesa di 10 milioni di euro nel 2015 a valere sui risparmi derivanti dalla ridefinizione delle dotazioni organiche.
Detto in parole semplici il ragionamento è: a partire dal 2015 gli uffici disporranno di atrezzature e dispositivi informatici migliori e più adeguati e quindi ci sarà bisogno di meno personale.
Ora, si può anche convenire con questa idea ma c’è un particolare non del tutto trascurabile: il disegno di legge prevede esplicitamente anche la riduzione dei posti di collaboratore scolastico e non solo di quelli di assistente amministrativo.
E allora, il miglioramento delle procedure digitali cosa ha a che fare con la diminuzione dei posti dei collaboratori che – come tutti sanno – si occupano di pulizia dei locali e di vigilanza degli alunni ?
Forse che al Ministero pensano che computer, tablet e wifi possano servire per tenere pulite le scuole?
Che ne dicono a Viale Trastevere?
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