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Taglio servizi pulizia esterni, l’8 aprile sciopero e manifestazione

Dopo le proteste dei mesi scorsi e la giornata di mobilitazione nazionale dello scorso 2 aprile, hanno deciso di scendere in piazza e manifestare: sono i dipendenti lavoratori ex-Lsu e Co.co.co ATA impegnati nelle attività di pulizia e segreteria nelle scuole coinvolti nell’inaspettato taglio del 25%, deciso dal Miur, dei fondi destinati alle scuole d’infanzia e primaria per finanziare i servizi di pulizia affidati da una decina d’anni ad aziende appaltatrici.

Per l’8 aprile, sostenuti dalla Rdb, hanno proclamato uno sciopero nazionale per l`intera giornata ed un manifestazione nazionale a Roma davanti al ministero dell’Istruzione, finalizzata a chiedere il ritirato dei tagli al comparto e la stabilizzazione dei precari: hanno garantito la presenza lavoratori provenienti da diverse regioni d’Italia, soprattutto del centro-sud (Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Lazio). In contemporanea sono previsti anche dei presidi sotto le direzioni scolastiche regionali di Cagliari e Palermo.
Secondo Rdb il taglio di risorse e servizi produrrà “la perdita di 5.000 posti di lavoro”: per questo il sindacato ha invitato tutti i lavoratori ad aderire alla giornata di protesta. Una modalità chiara per opporsi ai “continui ricatti ai lavoratori e contro le esternalizzazioni” e per chiedere nel contempo lo” stanziamento di risorse adeguate, per la reinternalizzazione e per la vera stabilizzazione di tutti gli ex-Lsu attraverso l’assunzione diretta negli organici Ata”. Una richiesta, in particolare quest’ultima, che sinora le istituzioni non hanno nemmeno preso in considerazione.
La manifestazione si svolgerà in concomitanza con un incontro, in programma proprio al Ministero, tra l’amministrazione ed i sindacati più rappresentativi, sulle modalità di attuazione della tranche di tagli (oltre 40.000 posti tra docenti e Ata) fissati nella Finanziaria del 2008. La protesta, qualora non dovesse produrre risultati positivi, continuerà: il 17 aprile i manifestanti saranno di nuovo in piazza assieme ai comitati dei genitori e dal 15 aprile al 15 maggio daranno vita ad assemblee nelle scuole in cui verrà deciso l`eventuale blocco degli straordinari e delle attività aggiuntive fino al blocco (auspicato dai Cobas ma non attuabile per legge) degli scrutini di fine anno.

Alessandro Giuliani

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