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Caso Almasri, Tajani: “Documento in inglese, non è semplice”. Le critiche: “Per essere assunti ovunque è richiesto il B2”

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March 06, 2025

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Non si parla d’altro: come riportano Ansa e i principali giornali, la premier Giorgia Meloni ha rivelato qualche giorno fa di essere indagata per favoreggiamento e peculato per la gestione del caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato e poi rilasciato e riportato in Libia con aereo di Stato.

Il ministero della Giustizia è rimasto fermo troppo a lungo nel caso Almasri? “Non è così semplice”, perché c’era “un documento di 40 pagine con le accuse in inglese, da tradurre”, che ha reso più macchinose le procedure. Questo è il commento del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, riportato da Fanpage.

Le reazioni

Sono in molti che in questi giorni stanno facendo ironia su queste parole, specialmente sui social media. Ecco alcuni post su X:

“Poi però ti chiedono il C1 di inglese pure per consegnare una 4 formaggi”.

“Vogliono il latino alle medie e poi hanno bisogno dell’interprete per due paginette in inglese”.

“Una persona che da anni si fa il mazzo sui libri, per essere assunta al Ministero o in qualunque altra istituzione deve superare una prova selettiva, una scritta, una orale e nell’eventualità, anche una prova pratica volta a verificare le competenze del candidato. Inoltre, il più delle volte viene richiesta la conoscenza della lingua inglese almeno al livello B2 un livello intermedio che consente di esprimersi e interagire in maniera chiara, ma anche di comprendere dei banalissimi testi. È inaccettabile che due Ministri della Repubblica italiana – dei quali uno dei due è Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale – non siano capaci di leggere e analizzare un documento redatto in inglese dalla Corte penale internazionale che mette in evidenza le accuse al generale libico ed è inaccettabile che la questione venga sminuita in tal modo”.

“Questi sono quelli che dovrebbero difendere la sicurezza nazionale. Ma si arrendono davanti a un PDF in inglese”.

“40 pagine in inglese da tradurre? Non c’era qualcuno addetto alle pulizie che poteva dare una mano a Nordio? Oppure poteva telefonare a qualche nipote alle scuole medie”.

“Il cane mi ha masticato il compito” is for boys. Poi crescono, fanno 30 anni di carriera politica e diventa “è arrivato un documento in inglese non era facile da tradurre”.

I membri del Governo Italiano e l’inglese

Insomma, ormai, come hanno fatto notare in molti, un adeguato livello di inglese è richiesto per svolgere la maggior parte delle professioni. Basta pensare all’insegnamento. Nella prova scritta del concorso docenti indetto lo scorso dicembre ci sono quesiti in inglese, di livello B2. Certo, non si può paragonare un quesito ad un documento di quaranta pagine di delicata politica estera: in molti infatti credono che bastava assumere un traduttore professionista, o comunque non parlare affatto pubblicamente di difficoltà nell’inglese.

Aveva fatto discutere non poco il discorso pronunciato da Raffaele Fitto, Ministro per gli affari europeiil Sudle politiche di coesione e il PNRR agli europarlamentari, a Bruxelles, per l’audizione che segue l’indicazione del suo nome come Commissario europeo dalla presidente Ue Ursula von der Leyen. 

Il suo discorso, in lingua inglese, nonostante l’assenza di errori grammaticali o di contenuto, è suonato strano alle orecchie di molti per la pronuncia con flessione fortemente italiana e per niente corrispondente o simile a quella dei madrelingua.

La premier Giorgia Meloni, invece, lo scorso 23 settembre, ha ricevuto a New York il premio Global Citizen Award del think tank Atlantic Council, a lei consegnato dall’imprenditore Elon Musk. Nel corso di un suo discorso Meloni ha fatto una battuta.

“Come diceva il mio professore di inglese, il cantante Michael Jackson, inizio dall’uomo allo specchio, gli chiedo di cambiare i suoi modi. Dobbiamo iniziare da noi stessi, per sapere chi siamo veramente e rispettarlo, così da poter comprendere e rispettare anche gli altri”.

La presidente del Consiglio ha citato il suo cantante preferito e la canzone “Man In The Mirror“, facendo intendere come abbia imparato molto la lingua inglese grazie alla musica del Re del Pop.