Incomincia a preoccupare è il trend, delineato come ogni venerdì dal report sul monitoraggio di Iss e ministero della Salute. Intanto i contagi per centomila abitanti sono saliti, passando da 29,6 a 31,4, mentre l’età media dei contagiati resta di 41 anni.
Ma il rischio che il virus passi dai più giovani ai più anziani facendo più danni è tutt’altro che debellato, perché il 76,1% delle trasmissioni avviene in ambito familiare.
E il dato è in aumento.
L’indice di contagiosità, l’R con t, in Italia è a 0,95, appena poco sotto il livello di guardia pari a uno.
E mentre il report considera valutabile l’impatto delle scuole sull’epidemia non prima di 2-3 settimane, una circolare del ministero della Salute impone il tampone ad alunni e insegnanti ai primi sintomi sospetti e appena si supera anche di poco 37 e mezzo di temperatura. E per tornare a scuola una volta spariti i sintomi doppio tampone per tutti, mentre non dovrà mettersi in quarantena chi ha avuto contatti con persone in isolamento a scopo precauzionale, per aver avuto a sua volta rapporti con un positivo.
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