Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha proposto al generale Francesco Paolo Figliuolo di effettuare test anti-Covid periodici su tutta la popolazione studentesca, all’interno degli istituti.
Con l’ulteriore precisazione che, se venisse trovato qualche studente positivo, si andrebbe all’esame sierologico per tutta la classe che nel frattempo sarebbe posta in quarantena.
Si tratta, come è possibile immaginare, di una ipotesi che è tuttavia di difficile attuazione, almeno così sembrerebbe.
In ogni caso il commissario dovrà valutarne le modalità e sciogliere la riserva nei prossimi giorni.
Per Licia Ronzulli, presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’adolescenza, si tratta di una “buona idea” che permetterebbe di tracciare l’andamento dell’epidemia.
Anche per la ministra per le Pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti, la proposta è interessante: “Siccome la scuola è prioritaria, perché prioritario è il diritto all’educazione dei bambini, tutte le misure che si possono mettere in campo per garantire questo diritto vanno messe in campo”.
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