Almeno fino al 28 febbraio, anche gli alunni della scuola primaria, individuati come contatti ad alto rischio, avranno la possibilità di accedere ai tamponi antigenici rapidi gratuiti: a pensarci sarà il pediatra. Questi, però, potrà anche chiedere all’alunno di recarsi presso farmacie o strutture accreditate. Lo prevede una circolare del Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, inviata il 28 gennaio alle Regioni, che dà seguito al Decreto Legge n. 4 del 27 gennaio 2022: per la gratuità dei tamponi su alla primaria su prescrizione del oltre al locale DdP.
Il ruolo delle famiglie
Le famiglie potranno rivolgersi in alternativa ai siti specificatamente individuati dall’Asl di riferimento, al proprio pediatra di libera scelta o al medico di medicina generale.
In pratica, si allarga ai bambini tra i 6 e gli 11 anni l’opportunità che viene già data agli studenti di tutte le scuole secondarie.
Cosa c’è scritto nella circolare
Nella circolare c’è scritto che il medico di base, oppure il pediatra, nel caso di un giovane fino al compimento del 16esimo anno, una volta interpellato per questa necessità dovrà provvedere “ad effettuare autonomamente il tampone, ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito presso una farmacia o una delle struttura sanitarie aderenti al protocollo d’intesa”.