Carissime lettrici, cari lettori,
Quello che sta terminando è stato un anno scolastico davvero duro ma ovviamente tutto questo lo sappiamo solo noi docenti.
Tutte le ondate covid, da settembre a giugno, attraversate senza alcun aiuto e col solo salvagente dato dalla mascherina e da niente altro!
Memorabile soprattutto il rientro dalle vacanze natalizie, con le classi strapiene di alunni positivi, molti senza vaccino, in una situazione organizzativa davvero da manicomio.
E proprio un bel niente è cambiato da quel marzo del 2020 quando la scuola in presenza venne ritenuta (giustamente) impossibile.
Da allora, oltre due anni passati ad ascoltare promesse e buoni propositi dei Ministri, tutto finito inesorabilmente in un buco nero.
Aule idonee ad accogliere una scolaresca con opportuni sistemi di aerazione, sanificatori e soprattutto meno alunni per classe ed invece, come si temeva, tutto è rimasto come nel 2019…
In tutto questo abbiamo dovuto assistere alla rabbia dei genitori no dad ma quando si è trattato di spingere per ottenere scuole più performanti che potessero rispondere seriamente al complesso periodo che stiamo vivendo, i genitori, le famiglie, dove erano?
Siamo arrivati alla fine dell’anno scolastico stremati ma sempre con un sorriso per i nostri ragazzi e siamo così giunti agli Esami di Stato, la ciliegina sulla torta del nostro caro Governo dei migliori!
Il Ministro, in un impeto di affetto, ricordiamolo, il suo forte, ha autorizzato tutti a togliere le mascherine giusto all’inizio di una nuova potente ondata covid. E il risultato, cari docenti, sapete bene qual è stato: tanti alunni positivi costretti a rinviare la prova ma soprattutto centinaia di commissari e presidenti infettati da sostituire, in un caos delirante che era ampiamente prevedibile!
Ma tutto questo nei Tg non passa.
Facciamo finta che va tutto ben cari telespettatori!
Dino Bocchetti
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