Attualità

Tanto lavoro e pochi soldi per il tutor dei Pon

In seguito all’iniziativa lanciata da questa testata per Dillo al Ministro, la Tecnica della Scuola ha mantenuto la promessa ed ha intervistato il ministro Fioramonti per parlare di alcuni dei temi caldi suggeriti dai nostri lettori. Ovviamente le richieste e le proposte non si esauriscono ed ogni giorno sui nostri canali riceviamo riflessioni che meritano di essere portati allo scoperto.

Pon: i compensi diventano irrisori per chi dedica del tempo

Un nostro lettore solleva la questione dei compensi percepiti dai tutor dei Pon.

Volevo sottoporre all’attenzione di tutti la reale ricompensa che abbiamo i tutor dei Pon. Partiamo da 30€ lordi che netti diventano 20.
Per 30 ore di tutoraggio, dovrei percepire 600€, ma diventano 450 a causa della doppia tassazione.
Se poi consideriamo altre 10 ore per la compilazione della piattaforma, le mie ore di lavoro diventano 40.
Se poi andiamo a mettere anche 30 minuti di sorveglianza durante il pranzo degli alunni, le mie ore salgono a 45.

Dovrei anche mangiare un semplice panino e bere una bottiglietta d’acqua che ovviamente sono a mie spese.

Quindi facendo il conto 450 €:45 ore, mi restano 10€, togliendo anche quelli del mio pranzo questa cifra si assottiglia ancora di più più.

Purtroppo non finisce qui perché arrivati a gennaio /febbraio, arriva in busta paga il conguaglio dove, penso un po’ tutti, lasciamo un bel po di soldini perché proprio a causa di quei presunti soldi siamo saliti di fascia nella dichiarazione dei redditi.

A conti fatti lo scorso anno ho guadagnato appena 5 € netti l’ora, partendo da 30.

Ditemi se questo è il modo di ricompensare chi dedica il proprio tempo per la scuola assumendosi tutte le responsabilità che derivano da questo lavoro e tralasciando famiglia e affetti.

Come funziona “Dillo al ministro Fioramonti”

Per far sentire la propria voce la Tecnica della Scuola ha aperto un gruppo Facebook dove esprimere il proprio pensiero(CLICCA QUI PER PARTECIPARE).

Per partecipare alla nostra iniziativa e far sapere le priorità e le vostre idee per la scuola italiana, potete anche scrivere a caroministro@tecnicadellascuola.it.

Redazione

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