Anche per gli studenti i giudici fanno gli straordinari: un ragazzo di 19 anni, già escluso a giugno per aver copiato il compito di matematica all’esame di Stato, aveva poi ottenuto la riammissione per sostenere il 22 settembre l’esame nella sessione straordinaria, tranne la prova di matematica. Il giovane supera l’esame e ottiene la votazione di 60 su 100. Ma adesso, per i giudici del Tar Marche è tutto da rifare.
Il ragazzo già frequentava l’Università!
La vicenda è senza dubbio fra le più ingarbugliate, dato che il giovane, dopo aver conseguito “momentaneamente” il diploma, si era iscritto all’Università, facoltà di Ingegneria. Adesso, dopo la nuova pronuncia dei giudici del Tar, non solo dovrà tornare al liceo e ripetere l’ultimo anno di scuola e rifare gli esami di maturità. Dovrà vedere, soprattutto, se potrà farlo subito. Per cui, per il ragazzo, riporta Il Fatto Quotidiano, potrebbe anche prospettarsi la possibilità di ripetere l’esame di Stato nel 2019.
La vicenda
Il giovane si presentò lo scorso giugno con il cellulare, nonostante l’obbligo di consegna ai commissari all’ingresso all’esame di Stato dei cellulari. Una volta accortosi del cellulare, il presidente di commissione gli ritira il compito, invalidando la prova dello studente. Come accennato in precedenza, in un primo momento i giudici amministrativi delle Marche accordano al ragazzo di parteciapre alla sessione straordinaria, che viene superata con il voto di 60/100. La sessione, però, non comprendeva la prova incriminata di matematica.
Lo studente, in attesa della decisione definitiva del Tar delle Marche, si iscrive e frequenta la facoltà di ingegneria.
La sentenza
Poi la mazzata nei giorni scorsi: “Alla più approfondita valutazione di merito l’odierno collegio – scrivono nella sentenza i giudici – ritiene che il ricorso debba essere respinto come già affermato, su casi analoghi, dalla più recente giurisprudenza amministrativa” e costruiscono la loro decisione sulle indicazioni del Ministero sull’uso del cellulare durante gli esami di Stato: “nei confronti di coloro che violassero tali disposizioni (tra cui l’uso del cellulare ndr) è prevista, secondo le norme vigenti in materia di pubblici esami, l’esclusione da tutte le prove d’esame”.