Il Tar dell’ Emilia-Romagna ha dato ragione al Comune di Rimini, rigettando l’istanza cautelare avanzata dai privati che hanno impugnato l’ordinanza sull’inottemperanza agli obblighi vaccinali per i figli che frequentano l’asilo nido o la scuola dell’infanzia.
Ne ha dato notizia la stessa amministrazione comunale.
Il Tar ha motivato che «nella comparazione dei contrapposti interessi, risulta manifestamente prevalente la tutela del fondamentale interesse pubblico alla salvaguardia della salute rispetto all’interesse privato fatto valere in giudizio».
Condannati al pagamento delle spese
Oltre al rigetto dell’istanza, il Tribunale ha anche condannato i ricorrenti in solido al pagamento degli onorari del giudizio cautelare a favore del Comune. «Una sentenza importante, non solo per Rimini – si legge in una nota del Comune – perché afferma chiaramente come la tutela della salute venga prima di ogni altra cosa. Un risultato che, crediamo e speriamo, possa finalmente dare certezze al Paese intero».
L’ordinanza prevede una sanzione pecuniaria «da 25 euro a 500 euro, in via breve 50 euro» per ogni giorno in cui i genitori continueranno a portare all’asilo nido o alla scuola dell’infanzia i propri figli non vaccinati.
Divieto di accesso ai servizi
Inoltre «si dispone il divieto di accesso ai servizi educativi e alle scuole per l’infanzia comunali, privati e statali dei minori i cui genitori non abbiano presentato la documentazione comprovante l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie per legge». L’ordinanza resterà valida fino al 30 giugno 2019, data di conclusione del calendario scolastico.