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Tar Lazio: influenza A no problem, ma se al massimo ci sono 25 alunni per classe

Dal 15 dicembre un alunno che contrae l’influenza A in una classe frequentata da più di 25 alunni può chiedere i danni all’istituto scolastico attraverso una causa risarcitoria davanti al giudice di pace: la precisazione è del Codacons, che ha in questo modo commentato l’ordinanza emessa lo stesso giorno dalla la terza sezione del Tar del Lazio (presidente Speranza, relatore Brandileone) sul tema delle misure igieniche disposte dal ministero dell’Istruzione per far fronte all’ondata di influenza A nel nostro paese.
Secondo il Codacons vi sarebbero dei limiti alla circolare emessa dal ministero dell’Istruzione, di concerto con quello della Salute, appositamente per introdurre una serie di misure igieniche preventive. Nella stessa si raccomandava il lavaggio delle mani, l’allontanamento da scuola in caso di malattia e alcuni consigli per evitare i contagi in aule affollate. E su quest’ultimo punto, le classi cosiddette “pollaio”, il Tar, attraverso l’ordinanza ha escluso la possibilità di arrecare un danno grave ai ragazzi e alle loro famiglie: a patto però che “il numero massimo di alunni per ogni classe – hanno spiegato dal Tribunale regionale del Lazio – rispetti il limite stabilito dalle leggi vigenti (art. 5 del D.M. 26.08.1992; art. 12 della legge n. 820 del 1971), ossia 25 studenti per aula”. Per i giudici del Tar il danno lamentato alla salute e i rischi di ammalarsi non sono gravi e irreparabili fermo restando il rispetto delle prescrizioni delle garanzie sanitarie e correlate agli aspetti strutturali/ quantitativi delle classi.
La conclusione, per il Codacons, è che qualora ciò non accada, soprattutto nelle classi iniziali delle superiori dove esistono non pochi gruppi-classe composti da 30 e oltre studenti,
se un bambino o alunno si ammala di influenza in una classe in cui, contrariamente a quanto dispone la legge, vi siano più di 25 alunni, sarà possibile chiedere i danni allo Stato senza alcun limite.
L’associazione invita quindi tutte le famiglie a segnalare (via internet direttamente all’avvocato Carlo Rienzi  o contattando le sedi presenti sul territorio) i casi di figli ammalatisi in classi ‘pollaio’ costituite da più di 25 alunni ciascuna, poichè per ognuno di questi casi potrà essere inoltrata denuncia contro le scuole e i loro direttori per concorso in lesioni determinate dallo stato di malattia, e avviare le dovute azioni di risarcimento danni dinanzi al Giudice di pace“. Per i gestori delle casse dello Stato arriva così un’altra minaccia da cui difendersi.
Alessandro Giuliani

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