L’alternanza scuola-lavoro (oggi denominata Pcto), obbligatoria per gli studenti degli ultimi tre anni delle scuole superiori, è da ritenersi importante nella valutazione finale dell’alunno? Secondo il Tar di Lecce sì. Come spiega l’edizione odierna de ‘Il Sole 24 Ore’ il Tribunale pugliese, con sentenza n. 548/2024 ha ribaltato la decisione del Consiglio di classe dell’istituto in questione che non ammetteva l’alunno agli esami di Stato per via delle troppe assenze o ingressi in seconda ora. Nell’impugnazione dell’alunno si faceva riferimento alla necessità dei suoi bisogni educativi e del Piano educativo concordato (Pei).
Ma secondo il Tar nel giudizio finale di non ammissione agli esami di Stato non risultava considerato il giudizio positivo conseguito dallo studente all’esito della partecipazione a uno stage formativo presso un’officina meccanica. Inoltre, la scarsa partecipazione e il disinteresse alle attività scolastiche e al processo formativo da parte dell’alunno si erano aggravate a seguito di episodi di bullismo.
Per tutti questi motivi il Tar accoglieva il ricorso, con la richiesta di un approfondimento e di un’attuazione concreta delle misure previste dal Pei.