E’ possibile che in una classe pollaio ci siano anche 4 alunni con handicap? Quale beneficio potranno mai trarre i 4 ragazzi da tale situazione e di quale inclusione si può parlare?
Giunge al proposito una decisiva sentenza del Tar Sicilia (2250/14) che ha deciso lo sdoppiamento di una classe quarta delle scuole superiori nel corso dell’anno scolastico formata da 24 alunni di cui 4 con disabilità, e quindi eccedente il tetto massimo di 22 alunni consentito per le classi con alunni disabili.
A monte naturalmente un errore nella formazione della classe suddetta che era nata dalla incauta fusione di due classi più piccole in cui esistevano già due alunni con disabilità per ognuna. Il risultato era stato una classe pollaio con un eccessivo numero di alunni compresi i 4 soggetti con handicap.
Ma quali sono le motivazioni della sentenza? Secondo il Tar Sicilia l’eccessivo numero di alunni oltre, naturalmente, a compromettere la sicurezza degli alunni in aula, inficia la qualità della didattica e non permette la piena inclusione dei disabili.
Obiezione immediata: ma i dirigenti scolastici non sono stati costretti negli ultimi anni a obbedire a logiche di risparmio, sacrificando ad esse il buon funzionamento della didattica, nonché l’aspetto educativo-relazionale?
Adesso il Tar Sicilia ha detto basta. Basta a manipolazioni dell’organico a danno degli alunni. E anche degli insegnanti che in quelle classi si trovano ad operare.
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