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Tassare le rendite finanziarie al 20% per introdurre il dialetto a scuola

Per insegnare il dialetto nelle scuole la Lega propone di tassare alcuni tipi di rendite finanziarie al 20%. Lo prevede il disegno di legge in materia di “Disposizioni per l’insegnamento delle specificità culturali, geografico-storiche e linguistiche delle comunità territoriali e regionali” la cui prima firmataria è la deputata Paola Goisis e che in settimana verrà esaminato dalla Commissione Cultura della Camera.
La proposta, in realtà, risale al luglio 2008 e dopo un rapido passaggio in Commissione nel maggio 2009 è rimasta ferma nei cassetti del Parlamento.
Ma, evidentemente, nelle ultime settimane la Lega è tornata alla carica e ha ottenuto la prosecuzione dell’iter parlamentare.
La proposta di legge si compone di 4 articoli e prevede che i curricoli scolastici siano integrati con “l’insegnamento delle specificità culturali, geografico-storiche e linguistiche della comunità locale, del territorio e della regione in cui le singole istituzioni scolastiche hanno sede”.
Nel presentare la legge, l’onorevole Goisis ha sottolineato che “lo studio di geografia e storia dovrà essere sempre più specializzato e più dettagliato relativamente alle realtà regionali”.
“Il Risorgimento stesso 
– ha spiegato la Goisis – deve essere ri-studiato su basi anche regionali, entro cui il contributo assai diverso delle varie regioni deve essere debitamente illustrato. Ad esempio, lo studio della realtà ‘Sabauda’ per gli studenti del Piemonte può assumere un’importanza non inferiore a quella che riveste lo studio della realtà ‘Borbone’ per gli studenti delle regioni meridionali o del califfato arabo e dei ducati normanni per gli studenti della Sicilia”.
Ma il piatto forte della proposta di legge è l’insegnamento dei dialetti e delle lingue locali anche mediante attività di “ricerca laboratoriale in ambienti ipermediali”; senza dimenticare “azioni teatrali, anche in dialetto, mostre documentali, convegni e pubblicazione di monografie”.
Con quali risorse si potranno realizzare queste molteplici attività ?
La legge prevede una spesa annua di 100milioni di euro (molto di più di quanto sia stato assegnato alle scuole per il funzionamento ordinario nel 2008) da coprire mediante la tassazione al 20% delle plusvalenze derivanti da alcuni tipi di strumenti finanziari (titoli azionari, ecc..). Si tratta ora di capire se la maggioranza, che non ha mai voluto mettere in discussione l’attuale tassazione al 12,50% delle rendite finanziarie, troverà l’accordo sulla proposta della Lega.

Reginaldo Palermo

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