Registriamo positivamente che il metodo di lavoro seguito ha permesso una sintonia nella individuazione degli obiettivi da indicare nell’ambito del rinnovo del contratto. Obiettivi tali da consentire scelte da operare, nel merito, al tavolo contrattuale.
Auspichiamo un testo che non ponga veti o divieti – ha detto Turi nel suo intervento nel corso della riunione. Un atto di indirizzo snello, che parta dall’accordo del 30 novembre e dia mandato all’Aran di aprire con ogni immediatezza il negoziato. E’ questo, secondo la Uil scuola, il presupposto per poter rinnovare un contratto fermo da troppi anni.
Pensiamo anche – ha detto ancora Turi – che bisogna superare ogni timidezza nella definizione della valorizzazione della funzione docente, in particolare nel lavoro d’aula con gli alunni.
Il contratto dovrà trovare soluzioni per valorizzare tutte le diverse professionalità della scuola. E’ questo l’elemento rappresentativo della visione di scuola che pensiamo occorra realizzare: una scuola autonoma, una scuola comunità che si autogoverna, una scuola statale che è funzione dello Stato e per questo ascensore sociale. Funzione essenziale, che si è rallentata, non per incapacità del sistema ma per i tagli e le politiche sbagliate.
L’Ocse – ha messo in evidenza Turi – ha diffuso ieri i dati relativi alla Pa e alla scuola: ai servizi pubblici generali del nostro paese è andato il 16,6% contro il 13,2% Ocse mentre all’istruzione è stato destinato il 7,9% sotto la media Ocse che e’ del 12,6%.
La politica deve farsene carico e cercare risorse straordinarie per la scuola – ha evidenziato Turi – per superare l’attuale emergenza retributiva che colpisce l’intero personale.
Registriamo due aspetti diversi fra loro ma comunque da valutare – ha detto Turi facendo riferimento al diritto dei lavoratori a “disconnettersi”: tema inedito, ancora senza riferimenti contrattuali.
Altra questione è quella collegata al personale delle scuole italiane all’estero rimasto estraneo agli approfondimenti di merito, per il quale abbiamo chiesto un intervento che metta insieme sindacati, MAECI e MIUR.
Questo quanto affrontato oggi al tavolo conclusivo del confronto guidato dal Sottosegretario Vito De Filippo e dal Capo di Gabinetto, Sabrina Bono.
E’ emersa chiaramente – ha commentato in chiusura il segretario Uil Scuola – la consapevolezza che, con la leva contrattuale si possono superare i problemi che riguardano il personale e incidere positivamente sulla funzionalità stessa del sistema.
Ora non resta che fare presto e cercare le risorse aggiuntive a quelle concordate con l’accordo del 30 novembre, che consentiranno la riapertura dei contratti, sia del comparto che dell’area dirigenziale, per allineare le retribuzioni al difficile compito richiesto ai lavoratori della scuola, settore strategico per il futuro del paese, che deve recuperare le sciagurate scelte dei tagli di altre stagioni politiche.