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Tecnologie, i gemelli digitali tra le dieci novità del 2017: la Scuola guiderà il cambiamento?

Grazie all’introduzione delle “tecnologie digitali”, il mondo e le cose che utilizziamo saranno sempre più “intelligenti”.

È quanto emerge da diversi studi di analisti che hanno analizzato in quale direzione sta andando il mondo dell’informatica e della tecnologia a tutto tondo.

Uno di questi studi è stato effettuato dalla società Gartner, che ha individuato le dieci tecnologie che molto probabilmente saranno in grado di cambiare le nostre abitudini dei prossimi anni.

L’analisi parte dal concetto fondamentale di “intelligent digital mesh“, cioè l’insieme di cose, persone, servizi e processi abilitati al digitale.

Vediamo quali sono le più interessanti e soprattutto quelle in fase avanzata di sviluppo.

Una delle tecnologie è “AI & Advanced Machine Learning”,  cioè l’intelligenza artificiale insieme a macchine e sistemi utilizzati per “imparare”, capire, muoversi in maniera autonoma. In sostanza capacità deep learning e reti neurali che apprendono dal comportamento umano e utilizzano dati per prevedere trend futuri.Implementazioni che saranno erogate attraverso app intelligenti ed intelligence embedded in software e soluzioni.

Una seconda tecnologia evidenziata sono appunto le App intelligenti, dagli assistenti virtuali già presenti sui nostri dispositivi mobili si arriverà ad avere molte altre funzionalità grazie all’integrazione con l’intelligenza artificiale da utilizzare nel marketing e nel’automazione. Virtual Personal Assitant, VPN, si occuperanno di gestire calendario, email e altra messaggistica in modo più semplice ed automatizzato.

Poi ci sono gli “Intelligent Things”: Oggetti intelligenti incorporeranno intelligenza a vari livelli per interagire con persone e ambienti circostanti. Esempi già noti: droni, robot, macchine automatiche, sensori. Saremo sommersi da sistemi intelligenti, automatici ed integrati a casa, negli uffici , negli ospedali, nelle scuole.

Seguono i Virtual & Augmented Reality: le due tecnologie saranno sempre meno distinguibili, portando ad esperienze immersive , in diversi campi di applicazione, come nell’istruzione, nella ricerca, nell’intrattenimento.

 

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Abbiamo, quindi, i Digital Twin: si tratta di un modello software dinamico (una sorta di Avatar)in grado di analizzare e simulare le condizioni reali di un qualsiasi oggetto o sistema fisico.Il gemello digitale viene pensato come idea stessa di un prodotto, utilizzato come modello virtuale durante la produzione, cresce e si sviluppa nel processo di creazione del prodotto stesso, rimanendo collegato al suo gemello reale per l’intero ciclo di vita di quest’ultimo.

I potenziali vantaggi dei gemelli digitali sono immensi per l’industria perché ad esempio invece di fare ricorso a costosi prototipi e ad interminabili catene di tentativi necessari per arrivare al prodotto finale, con i digital twin gli sviluppatori possono esplorare scenari di ogni genere, sviluppare molteplici strategie ed ipotesi risolutive e adottare opzioni migliorative in tempi brevissimi aumentando quindi l’efficienza della lavorazione.

Conversational Systems: non saranno più le persone a doversi adattare alle macchine per capire ad esempio come parlare ai computer ma saranno le macchine stesse che ci ascolteranno e ci risponderanno secondo le esigenze adattandosi  di volta in volta a ciò che ci aspettiamo da loro. Il punto di contatto  tra le persone e le macchine saranno il testo, la voce e il touch. Saremo in grado, in questo modo, di comunicare anche con i sensori elettrodomestici e non.

Non mancano all’appello , ovviamente sistemi Cloud, piattaforme digitali in grado di gestire una grande quantità di informazione in tutta sicurezza.

Gli analisti di mercato parlano di numeri sull’IoT in forte crescita, il 2017 sarà sicuramente l’anno del big bang, si parlerà ovunque di Smart City, Smart Home, Smart Industry con la speranza che si potrà parlare nei prossimi anni anche di smart school.

Sicuramente le aziende hanno una disperata esigenza di acquisire personale con competenze molto specifiche nelle aree che fanno riferimento a quella che viene comunemente definita, in termini semplificativi, “digitalizzazione”, fenomeno che implica una trasformazione complessiva del business e, di conseguenza  anche delle modalità in cui le organizzazioni sono chiamate a rispondere a questi cambiamenti.

Indubbiamente, la Scuola dovrà essere il perno centrale delle competenze digitali nei prossimi anni a supporto del mercato del lavoro. Guidando il cambiamento culturale in atto.

Dino Galuppi

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