L’uso delle telecamere nelle pertinenze delle scuole è legittimo, ma il Dirigente scolastico non le può utilizzare per controllare entrate e uscite dei docenti e del personale scolastico.
È bene specificare che l’art.23 d.lgs. 14 settembre 2015, n. 151, noto a tutti con il nome di Jobs Act, consente l’utilizzo di apparecchiature audiovisive nelle pertinenze delle scuole, tali da consentire anche il controllo a distanza dei movimenti dei docenti e del personale scolastico.
In tale norma, che sostituisce integralmente l’art.4 della legge 300/1970, è scritto che gli impianti audiovisivi e gli altri strumenti dai quali derivi anche la possibilità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori possono essere impiegati esclusivamente per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria o dalle rappresentanze sindacali aziendali.
È anche scritto che tale disposizione non si applica agli strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la prestazione lavorativa e agli strumenti di registrazione degli accessi e delle presenze.
È utile sapere che il comportamento del Ds deve essere sempre volto a trattare i dipendenti nel rispetto dei principi di liceità, trasparenza, pertinenza e finalità. È quindi vietato, per esempio, l’uso di impianti audiovisivi e di altre apparecchiature per finalità di controllo a distanza dell’attività dei lavoratori, come è capitato ad una dirigente scolastica che sanzionava i docenti per presunti ritardi di entrata in servizio o per uscita anticipata dell’orario di servizio rilevati dalle telecamere di sorveglianza.
In buona sostanza le telecamere possono essere impiegate, con il consenso sindacale, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio della scuola e possono essere installati previo accordo collettivo stipulato dalla rappresentanza sindacale unitaria, ma non possono essere utilizziate per controllare gli orari e i movimenti del lavoratore.
L’utilizzo scorretto delle telecamere nelle pertinenze delle scuole, andrebbe anche a invadere norme volte a tutelare la privacy delle persone, per cui è uno strumento legittimo solo per gli usi consentiti dalla legge.
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