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“Telecamere di controllo nelle aule”: partono le petizioni alla ministra

“Una ‘diretta’ per prevenire episodi di violenza”: dopo i fatti che hanno visto coinvolte maestre di asilo in comportamenti assai violenti contro i bambini, parte la petizione nazionale ‘Telecamere obbligatorie negli asili e nelle scuole materne’.

A ideare l’iniziativa è stato un genitore che ha lanciato la raccolta firme su Change.org, la piattaforma online gratuita di campagne sociali fondata nel 2007 negli Stati Uniti, e ha messo come mittente il ministro dell’istruzione Stefania Giannini.

«Diciamo sì alle telecamere obbligatorie negli asili e nelle scuole materne – si afferma nel testo –. Muoviamoci tutti insieme per ottenere questo grande risultato».

«Dopo l’ennesimo episodio avvenuto in un asilo in provincia di Modena, chiediamo che questa vergogna si fermi nel rispetto e nella tutela dei minori, dei più piccoli e degli indifesi».

Gli asili e le materne «devono aiutare i nostri figli a crescere divertendosi, nella spensieratezza e nella gioia che solo l’infanzia e la tenera età possono dare». 

Arriva poi la proposta della petizione con cui si chiede «un sistema di video sorveglianza (fruibile in remoto dai genitori tramite app e dalle forze dell’ordine) può e deve inibire queste maestre violente con l’obiettivo, comune, di riportare serenità negli ambienti pubblici e privati dove i nostri piccoli passano gran parte della loro giornata».

Da notare che ogni volta che la petizione viene firmata la piattaforma invia automaticamente una mail al ministro Giannini con il testo dell’iniziativa.

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Ma in tutto le petizioni sarebbero più di una, come quella lanciata da un  Gruppo mamme toscane e rivolta all’assessorato all’istruzione della Regione Toscana: “A tutela dei nostri figli tutti, lanciamo una petizione per raccogliere firme allo scopo di richiedere l’installazione, in tempi brevissimi, vista l’urgenza che la situazione richiede, di telecamere e altri strumenti di controllo in tutti i nidi d’infanzia e le scuole materne della Regione Toscana. La petizione, che ha già superato i 5mila sostenitori ricorda come l’installazione delle telecamere debba essere provvisoria “fino a che non si raggiungano altri tipi di controllo e venga sigillata la fiducia nel personale da parte dei genitori”.

C’è poi la petizione di una mamma di Roma, che ha già superato quota 12 mila firme, ma che in realtà è stata lanciata tre anni fa da un papà di Siracusa, indirizzata al premier Matteo Renzi, con lo stesso obiettivo: telecamere nelle aule per salvaguardare la sicurezza dei bimbi.

Pasquale Almirante

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