I lettori ci scrivono

Telecamere in classe, per spiare chi?

Sono una docente della scuola dell’infanzia e riflettendo sugli innumerevoli episodi di “violenza” che hanno coinvolto tante colleghe, mi chiedo se davvero alcune maestre siano impazzite oppure, più semplicemente, siamo tutte vittime di un rapporto scuola/famiglia, che andrebbe rivisto e rivalutato.

Mi sembra eccessivo anche parlare di violenza, perché, un semplice scappellotto o una sgridata, a noi figli degli anni ‘60, non hanno mai fatto male; le “punizioni”, che ancora ricordiamo, non ci hanno fatto crescere scioccati o disagiati.
Forse perché i nostri genitori nutrivano e ci trasmettevano un profondo rispetto nei confronti della scuola e dei docenti e si lavorava insieme per raggiungere un obiettivo comune, quando la SCUOLA era la scuola con la S maiuscola e le MAESTRE erano rispettate per il loro ruolo educativo.

Ogni anno che passa, vedo la scuola trasformarsi in un “parcheggio” per bambini viziati, maleducati e sopravvalutati. Un bambino di 4 anni che entra in classe spavaldo e senza salutare urla “oggi rompo la scuola“ voi come lo giudichereste?

E quali strategie educative possono essere attuate nei confronti di bambini che bestemmiano, si esprimono in modo volgare con gesti e parolacce, disturbano continuamente i compagni oppure, con aria di sfida, stanno in piedi quando gli si chiede di stare seduti e viceversa?

Alcuni giornalisti hanno parlato di “vivacità tipica della tenerissima età”,  senza  conoscere l’impegno quotidiano delle maestre della scuola dell’infanzia. Noi promuoviamo la vivacità, la creatività, l’originalità di ogni bambino e le diversità sono valorizzate e rispettate, noi amiamo i bambini curiosi, aperti al dialogo, quelli che ti fanno cambiare la lezione che avevi preparato perché, ti inondano di domande e richieste, dando vita a innumerevoli attività.

Ma di fronte a bambini estremamente rissosi e maleducati, che sfiorano gli atti di bullismo pur se in “tenera età”, mettendo a dura prova la nostra professionalità e la nostra pazienza, e di fronte ai loro genitori, che avvisati ripetutamente di questi comportamenti, sorridono e li giustificano, come dovremmo comportarci?
A questo punto spero vivamente che vengano installate le telecamere nelle scuole, solo per poter mostrare ad ogni genitore il comportamento del proprio figlio.

Lettera firmata

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