Continua il grande successo del sondaggio de ‘La Tecnica della Scuola’ sull’installazione delle telecamere nelle scuole per prevenire episodi di violenza nei confronti degli alunni e dei più piccoli in particolare. Tantissimi i commenti anche sulla nostra pagina Facebook. Dopo due giorni dall’avvio della consultazione vediamo che vi è un testa a testa tra due opzioni: per il 31% dei nostri lettori installare le telecamere a scuola assomiglia più al ‘Grande Fratello’.
A pochissimi voti di distacco (al 30%) troviamo un’altra opzione: per un terzo dei lettori l’uso delle telecamere a scuola è volto alla tutela della sicurezza. Un modo per controllare cosa fanno i loro pargoli nelle quattro mura scolastiche.
Più staccati troviamo: al 23% coloro che ritengono si tratti di una misura che viola la privacy. Per solo il 14% dei votanti si tratta di un serio provvedimento volto a prevenire episodi di violenza e di bullismo.
Ma c’è pure un altro aspetto da considerare: quanti docenti si sentirebbero liberi di esprimersi con un occhio a dosso che li guarda? Quanti penserebbero a un possibile intervento del dirigente scolastico e perfino di una ispezione per una parola di più o un argomento di meno?
La libertà di insegnamento non sarebbe compromessa? Una telecamera non è mai innocente o innocua; ma soprattutto: ci si può fare condizionare da qualche bulletto o da sparuti insegnanti maneschi per compromettere la serenità della scuola?
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