I bambini e gli adolescenti, il 13% della popolazione totale, sono privi di rappresentanza politica diretta ma, tuttavia, sono titolari di diritti e interessi che meritano attenzione maggiore rispetto a quelli degli adulti. Secondo il rapporto OCSE l’Italia investe il 4,7% del proprio PIL in istruzione contro una media OCSE del 5,8%.
Secondo i parametri UE il 24, 4% del totale dei bambini e ragazzi in Italia sono a rischio di povertà, di questi il 70% vive nel Mezzogiorno.
”E’ necessario che i partiti politici e i propri candidati sviluppino politiche per l’infanzia e l’adolescenza: investire sul loro benessere, sulla loro educazione e sul loro futuro rappresenta una sfida non più rinviabile”, dice Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro aggiungendo che ”c’è bisogno che bambini e adolescenti siano un punto centrale e prioritario dei programmi elettorali: pur non votando, infatti, sono titolari del futuro e della crescita del nostro Paese. Non si può chiedere loro di farsi carico di un debito senza dare in cambio prospettive”.
Nella prossima legislatura, dice dal canto suo Sandra Cioffi, già deputato e membro del Direttivo di Telefono Azzurro, occorre ”una vera svolta per ciò che riguarda la questione minorile. Non più impegni generici ma un serio impegno da parte di tutte le forze politiche per farla diventare priorità nell’agenda politica ed istituzionale del Paese. E’ veramente assurdo che l’Italia sia a uno degli ultimi posti in Europa per la spesa destinata alla famiglia e ai minori”.
I dati sul disagio giovanile emersi dalla recente ‘Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia’ presentati la scorsa settimana e curata da Telefono Azzurro ed Eurispes parlano chiaro, viene spiegato: i giovani sono inquieti, irrequieti, a volte angosciati e alla base dei loro sentimenti l’insicurezza dovuta alla perdurante crisi economica e al timore per il futuro. Nel 2011 è aumentata, infatti, la consapevolezza della crisi e dell’impatto sulla propria vita familiare: se nel 2010 più di un adolescente su quattro (tra i 12 e i 18 anni) riteneva che la crisi economica avesse colpito la propria famiglia (29%), oggi ben la metà dei ragazzi (50,1%) si dice consapevole della difficile situazione economica che vive in prima persona nella propria famiglia. Se la famiglia è in crisi, la scuola, oggetto di continui tagli di risorse, viene aggiunto, non riesce a rispondere sufficientemente alle richieste dei giovani e alle sfide poste dalle nuove tecnologie. Quanto al diritto all’ascolto e alla partecipazione, la nostra giustizia manca di una disciplina coerente che garantisca ai minori il diritto di essere ascoltati in tutti i procedimenti civili, penali e amministrativi.
E’ per questi motivi che Telefono Azzurro chiede ai candidati premier alle prossime elezioni politiche che si terranno il prossimo 24 e 25 febbraio di sottoscrivere il proprio Manifesto in cui chiede, tra l’altro, l’istituzione di un Ministero per l’Infanzia e l’Adolescenza e che siano approvati con urgenza, provvedimenti legislativi che consentano ai minori di ottenere spazi e opportunità per esercitare i propri diritti.
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