E in una nota dichiara inoltre: “Telefono Azzurro da anni monitora questo fenomeno – a gennaio sarà presentata la nuova Indagine sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza con Eurispes – e si batte per contrastarlo. Siamo convinti che la soluzione passi primariamente attraverso l’educazione ad un uso corretto e responsabile degli strumenti online. Ciò significa investire maggiormente non solo nella formazione degli adulti, perchè possano affiancare i bambini nel momento in cui muovono i primi passi nel mondo di Internet, cellulari e tablet, ma anche nella peer education: per molti adolescenti il parere di un coetaneo è più influente di quello di un genitore o di un insegnante”. ”I ragazzi vanno educati al concetto di empatia che è di fondamentale importanza sia nei rapporti vis a vis sia nella realtà online, dove l’anonimato e’ possibile, le identità camuffabili e le responsabilità attenuate. Un adolescente che carica un video che umilia un suo coetaneo va aiutato a rendersi conto delle conseguenze che un semplice click avrà nella vita di un altro”.
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