La Società Italiana di Pediatria si esprime per la prima volta con un documento ufficiale sull’uso di cellulari, smartphone, tablet, pc nei bambini da 0 a 8 anni di età. Il documento costituisce un importante punto di partenza, delle vere e proprie linee guida: no categorico no a telefonini e tablet prima dei due anni di vita, durante i pasti e prima di andare a dormire e una limitazione dell’utilizzo negli anni successivi, a massimo un’ora al giorno nei bambini di età compresa tra i 2 e i 5 anni e a 2 ore per quelli di età compresa tra i 5 e gli 8 anni.
Il Position Statement, pubblicato sull’Italian Journal of Pediatrics , viene presentato in occasione del 74° Congresso Sip ed è il frutto di un’approfondita analisi della letteratura scientifica che ha indagato sia gli effetti positivi sia quelli negativi sulla salute fisica e mentale dei bambini. In Italia – evidenziano i pediatri – 8 bambini su 10 tra i 3 e i 5 anni sanno usare il cellulare dei genitori.
La sua pubblicazione giunge in un momento in cui lo smartphone è sulla bocca di tutti, soprattutto perchè in Francia è entrata in vigore la legge che vieta il suo utilizzo, dal prossimo settembre, in tutte le aule scolastiche.
Le cose, però, non vanno proprio in questa direzione: il 30% dei genitori usa lo smartphone per distrarli o calmarli già durante il primo anno di vita, il 70% al secondo anno. Solo il 29% dei genitori chiede consiglio ai pediatri sugli eventuali rischi per la salute psicofisica derivanti da un’esposizione precoce ai dispositivi.
Il documento dei pediatri sconsiglia programmi con contenuti violenti e soprattutto l’uso di telefonini e tablet per calmare o distrarre i bambini. No al cellulare come oggetto per ‘trovare pace’ insomma. Sì, invece, all’utilizzazione di applicazioni di qualità da usare insieme ai genitori.
“Nessuna criminalizzazione delle tecnologie digitali, anzi alcune applicazioni – dice il presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani – hanno mostrato di avere un impatto positivo sull’apprendimento in età prescolare, purché usate insieme ai genitori. Ma come pediatri che hanno a cuore la salute psicofisica dei bambini non possiamo trascurare i rischi documentati di un’esposizione precoce e prolungata a smartphone e tablet”.
Numerose infatti sono le evidenze scientifiche sulle interazioni con lo sviluppo neuro-cognitivo, il sonno, la vista, l’udito, le funzioni metaboliche, le relazioni genitori-figli e lo sviluppo emotivo in età evolutiva.
“È importante – aggiunge Elena Bozzola, segretaria nazionale Sip – porre ai bambini dei limiti e trovare dei modi alternativi per intrattenerli e calmarli, così come si rivela preziosa la partecipazione educativa dei genitori all’esperienza digitale dei figli. Ma soprattutto i genitori dovrebbero dare il buon esempio, limitando l’utilizzo perché i bambini sono grandi imitatori”.
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