Come riporta La Repubblica un lancio di Reuters ha informato ieri, 25 agosto, dell’arresto, avvenuto in Francia, di Pavel Durov, fondatore e amministratore delegato di Telegram, con doppia cittadinanza russa e francese. Secondo TF1 il motivo dell’arresto è la mancanza di moderazione dei contenuti, l’omessa cooperazione con le forze dell’ordine e il tipo di strumenti (come criptovalute e numeri telefonici usa e getta) reperibili liberamente sulla piattaforma.
Gli inquirenti francesi hanno ritenuto che così facendo Durov non si sia limitato a un omesso controllo ma che sia stato un vero e proprio complice nella commissione dei reati. Il 39enne franco-russo, riporta Ansa, potrà essere detenuto adesso per un massimo di 96 ore. A quel punto il giudice può decidere di liberarlo oppure di sporgere denuncia e rinviarlo in custodia cautelare.
C’è chi parla “dell’ennesimo attacco alla libertà di parola”. “Telegram rispetta le leggi dell’Ue, incluso il Digital Services Act: la sua attività di moderazione è conforme agli standard del settore e in continuo miglioramento.️ Il Ceo di Telegram, Pavel Durov, non ha nulla da nascondere e viaggia spesso in Europa”. Lo afferma su X la società di messaggistica istantanea. “È assurdo affermare che una piattaforma o il suo proprietario siano responsabili dell’abuso di tale piattaforma. Quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo utilizza Telegram come mezzo di comunicazione e come fonte di informazioni vitali. Stiamo aspettando una rapida risoluzione di questa situazione”, conclude.
Come riporta La Stampa, Durov ha vissuto nel corso dell’infanzia in Italia, e ha frequentato la scuola in Piemonte. “Un bambino con l’argento vivo addosso, si vedeva che aveva qualcosa di speciale”, queste le parole di una docente di russo tecnico commerciale dell’Associazione Italia-Russia per l’amicizia tra i popoli. “Era sempre allegro, correva su e giù per i nostri corridoi con suo fratello. A vegliare su di loro papà, un filologo di alto livello arrivato dall’università dell’allora Leningrado per coordinare i nostri corsi”.
Vaghi i ricordi dei compagni di classe, che avevano solo memoria di questi due ragazzi sempre allegri. Pavel ha poi frequentato il liceo a San Pietroburgo e poi filologia all’Università, prima di fondare Telegram insieme al fratello.
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