A partire dal 15 dicembre e fino al 17 dicembre, per tre giorni, viene riproposto l’appuntamento televisivo no-stop, fondamentale per la raccolta di fondi da destinare alla ricerca scientifica sulle malattie genetiche. Telethon (acronimo che sta per Television Marathon) è stata sostenuta dalle contribuzioni volontarie di oltre sette milioni di italiani, inclusi enti e imprese. I milioni di euro raccolti servono a finanziare progetti di ricerca selezionati da una commissione internazionale, composta da 29 scienziati, stranieri o residenti all’estero, a garanzia di imparzialità, presieduti dal premio Nobel Renato Dulbecco.
Ecco come avviene l’assegnazione dei fondi: le richieste di finanziamenti, che pervengono a Thelethon a seguito del bando pubblico di concorso, sono valutate dall’Ufficio Scientifico di Telethon. I grant managers, figure professionali ad hoc, sono responsabili di seguire un percorso di revisione rigoroso: il cosiddetto sistema di peer review, con il quale “la valutazione dei progetti avviene secondo canoni vincolati esclusivamente alla qualità scientifica, minimizzando il rischio di conflitti di interesse o spartizioni non meritocratiche”. L’insieme dei giudizi viene poi rimesso in discussione in una sessione plenaria.
Di tutte le domande pervenute negli uffici scientifici di Telethon, quelle destinate al finanziamento raggiungono la percentuale del 20%. “Gli eccezionali risultati ottenuti nelle conoscenze su malattie per lo più rare e quindi trascurate, ma soprattutto i primi successi terapeutici, sono la miglior risposta a chi ci ha affidato questi fondi”, ha commentato il Direttore Scientifico di Telethon, Francesca Pasinelli.