Stavolta sull’assenteismo ad oltranza il ministero della Pubblica Istruzione fa sul serio: assieme all’approvazione, da parte del Consiglio dei ministri, di una serie di procedure più snelle e veloci per sospendere dal servizio e licenziare quegli insegnanti, dirigenti scolastici e non docenti che si sono macchiati di gravi reati contro gli alunni o di assenza ingiustificate, il ministro Fioroni ha reso noto che viale Trastevere sta esaminando alcuni dei casi più eclatanti accaduti degli ultimi anni. Come quello del professor M., l’insegnante che nel 2002-2003 ha raggiunto il 72% di assenze per malattia nell’istituto tecnico commerciale ‘Moreschi’ di Milano: dopo essere diventato famoso in tutta Italia a seguito di alcuni servizi giornalistici televisivi, il professore si è dovuto difendere dall’accusa di essere la causa principale di diverse bocciature alla scorsa maturità tra i suoi studenti. Alcuni di loro si sono infatti rivolti al Tar della Lombardia, il quale ha accolto la richiesta di ripetere l’orale della maturità entro la fine del mese: i giudici hanno infatti trovato una connessione tra la perdurante assenza del professore e la scarsa preparazione degli studenti.
Ora il professor M. dovrà difendersi anche da pesanti accuse mosse dal ministero: è stato lo stesso ministro Fioroni ad ammettere che presso il Consiglio della Pubblica Istruzione è in atto nei suoi confronti “un processo di espulsione“. Il ministro ha anche specificato che “è stata presentata denuncia alla Corte dei Conti per chiedere al professor M. i danni diretti e indiretti procurati alla scuola con il suo comportamento e una segnalazione è stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica“.
Il ministro ha, inoltre, avviato presso la Corte dei Conti un procedimento di ‘messa in mora’ di quei membri del Consiglio nazionale della pubblica istruzione che al tempo non sono intervenuti con la dovuta severità. Attualmente il professore assenteista è stato sollevato dall’insegnamento e spostato in posizione amministrativa presso la Direzione regionale in attesa degli esiti del procedimento disciplinare.”Si tratta di un’azione netta – ha concluso Fioroni – perchè non è possibile che poche mele marce diamo la sensazione che tutti i docenti se ne vadano al mare, a fronte di una grande maggioranza di essi che invece fa il proprio dovere con serietà“. Il responsabile del dicastero dell’Istruzione ha poi auspicato che “i provvedimenti legislativi approvati in questi giorni possano snellire i tempi per potersi esprimere”.
Ora il professor M. dovrà difendersi anche da pesanti accuse mosse dal ministero: è stato lo stesso ministro Fioroni ad ammettere che presso il Consiglio della Pubblica Istruzione è in atto nei suoi confronti “un processo di espulsione“. Il ministro ha anche specificato che “è stata presentata denuncia alla Corte dei Conti per chiedere al professor M. i danni diretti e indiretti procurati alla scuola con il suo comportamento e una segnalazione è stata inoltrata anche alla Procura della Repubblica“.
Il ministro ha, inoltre, avviato presso la Corte dei Conti un procedimento di ‘messa in mora’ di quei membri del Consiglio nazionale della pubblica istruzione che al tempo non sono intervenuti con la dovuta severità. Attualmente il professore assenteista è stato sollevato dall’insegnamento e spostato in posizione amministrativa presso la Direzione regionale in attesa degli esiti del procedimento disciplinare.”Si tratta di un’azione netta – ha concluso Fioroni – perchè non è possibile che poche mele marce diamo la sensazione che tutti i docenti se ne vadano al mare, a fronte di una grande maggioranza di essi che invece fa il proprio dovere con serietà“. Il responsabile del dicastero dell’Istruzione ha poi auspicato che “i provvedimenti legislativi approvati in questi giorni possano snellire i tempi per potersi esprimere”.
In effetti le ‘Disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2007/2008′ approvate il 5 settembre dal Consiglio dei ministri, introducono un vero e proprio ‘giro di vite’ rendendo operatavi l’allontanamento dal posto di lavoro al massimo entro 4 mesi: sino a ieri, invece, la legge permetteva di evitare il licenziamento in attesa dell’eventuale condanna definitiva. Con le nuove norme, qualora vi fossero gravi motivazioni, sarà direttamente il capo d’istituto o il direttore dell’Ufficio scolastico regionale che potrà, in via cautelare, provvedere alla sospensione di docenti, dirigenti o Ata sospettati di gravi colpe; quindi anche prima che venga emanata la sentenza definitiva a loro carico. Una volta emessa la sentenza definitiva scatterà il licenziamento. Sindacati permettendo, si prospettano davvero tempi duri per fannulloni e assenteisti ingiustificati della scuola.