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Tempi (quasi) maturi per lo sciopero unitario

I tempi per la proclamazione di uno sciopero unitario sono forse maturi anche se la decisione potrebbe non essere immediata.
Lo fa sapere il Consiglio nazionale di CislScuola che in data 30 settembre ha approvato un documento con cui prende nuovamente posizione contro le decisioni del Governo in materia di politica scolastica.
Il sindacato guidato da Francesco Scrima annuncia di considerare “essenziale e inevitabile, in assenza di risposte concrete, la prosecuzione e la intensificazione della mobilitazione in atto, prevedendo anche la proclamazione dello sciopero, per la quale vanno ricercate le condizioni di un’ampia convergenza con le altre Organizzazioni”.
A CislScuola non devono però essere piaciute molto le ultime sortite della Cgil e di Guglielmo Epifani in particolare.
In un passaggio del documento il sindacato di Scrima evidenzia infatti che “gli effetti negativi che lo stato di tensione nei rapporti tra le Confederazioni può indurre sulla capacità di iniziativa del sindacato nel suo insieme” e deplora “l’emergere, da parte di altre organizzazioni, eccessi di protagonismo identitario che possono generare confusione e sconcerto nel mondo del lavoro”.
Come dire: se Cgil-Flc rinunciasse al protagonismo ed evitasse di strizzare troppo l’occhio alle piazze e alle proteste locali e accettasse di discutere unitariamente le modalità della mobilitazione, una forte iniziativa unitaria potrebbe essere messa in agenda con meno difficoltà.
Certo è che il quadro politico e sindacale complessivo non è facile: è di queste ore la dichiarazione di Confindustria sulla possibilità che l’accordo sul modello contrattuale venga firmato anche senza Cgil (d’altronde lo stesso Epifani ha già fatto sapere che per la sua confederazione la trattativa si deve intendere virtualmente conclusa).
La condivisione sulle richieste da fare al Governo non sarà però difficile da trovare dal momento che la direzione nazionale di Cisl Scuola ha messo in evidenza questioni che compaiono anche nei comunicati delle altre sigle sindacali:
– revisione del DL 137 e dell’art. 4 in particolare (“con la conseguente esclusione dal Piano Programmatico – si legge nel documento Cisl – di ogni riferimento al maestro unico e al tempo scuola di 24 ore nella scuola primaria”)
– apertura di un reale confronto sui provvedimenti attuativi dell’art. 64 del decreto 112
– garanzie sui tempi e sulle risorse per il rinnovo contrattuale (“accompagnate dall’impegno del Governo ad evitare incursioni legislative e unilaterali sulle materie di natura pattizia”).
Adesso si aspetta una presa di posizione di UilScuola, mentre la Gilda degli Insegnanti ha già fatto sapere di essere pienamente disponibile per uno sciopero unitario (anzi, il coordinatore Rino Di Meglio ha persino lanciato un vero e proprio appello in tal senso).
Reginaldo Palermo

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