Per due misure particolarmente significative della legge di bilancio le prossime settimane saranno decisive: per poter essere attuate, infatti, le disposizioni in materia di alternanza scuola lavoro e di tempo pieno nella primaria hanno bisogno entrambe di un decreto ministeriale da adottarsi entro il prossimo 28 febbraio.
Alternanza scuola lavoro
Per l’alternanza scuola lavoro, la norma contenuta nel comma 784 dell’articolo 1 prevede un taglio del numero delle ore obbligatorie (210 ore nei professionali e 150 nei tecnici in luogo delle attuali 400, 90 nei licei anziché 200).
Lo stesso comma prevede anche che, entro 60 giorni, con decreto del Ministro dell’istruzione sono definite linee guida in merito ai “percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento”, nuova denominazione dell’alternanza.
Tempo pieno alla primaria
Più complessa ancora sarà l’applicazione della norma sul tempo pieno.
Il comma 728 prevede che a partire dal 2019/2020 vengano attivate 2mila nuove classi a tempo pieno.
Anche in questo caso sarà necessario un decreto del Ministro dell’istruzione da adottare entro sessanta ma prima di firmare il provvedimento bisognerà sentire la Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali per concordare le modalità e i criteri di suddivisione dei 2mila posti fra le diverse regioni.
Si tratta quindi di capire se le regioni saranno d’accordo ad assegnare tutti i posti al sud, come probabilmente vorrebbe il M5S: la legge in effetti non dice nulla in proposito e non è da escludere che, alla fine, per evitare contenziosi e contrasti i posti vengano distribuiti in modo proporzionale.