Continua far parlare l’emendamento del M5S alla manovra che prevede 2 mila nuovi maestri di scuola primaria, per iniziare il completamento del tempo pieno che oggi copre appena una scuola pubblica ogni tre.
I 2 mila maestri sono solo l’inizio, perchè a loro vanno affiancati dei collaboratori scolastici e, soprattutto, vanno predisposte le mense. Le modalità saranno stabilite da un successivo decreto del Miur, da emanare entro la fine di febbraio 2019. E’ chiaro che occorrono ulteriori finanziamenti.
“Siamo soddisfatti di poter annunciare che nella Legge di Bilancio è stato approvato un emendamento per estendere il tempo pieno nelle scuole del Sud. Saranno 2.000 le insegnanti assunte per garantire un servizio che ha tanti risvolti positivi”, ha detto Maria Marzana, deputata del MoVimento 5 Stelle in commissione Cultura e prima firmataria dell’emendamento.
“È inaccettabile che in una città come Milano il 90% dei bambini della primaria possa andare a scuola anche nel pomeriggio, mentre a Palermo lo possa fare solo il 4% degli alunni”.
Sui vantaggi del tempo scuola maggiorato non ci sono dubbi: “potenziare il tempo pieno – dice ancora l’on Marzana – significa garantire un’istruzione migliore e maggiori opportunità per i bambini, ma anche più tempo a disposizione per i genitori, l’assunzione di docenti precari e il rientro di quelli che dal Sud si sono spostati al Nord pur di lavorare”.
“Con questo emendamento – conclude – portiamo gradualmente a casa un’altra nostra battaglia storica. Proseguiremo lungo questo percorso iniziato stanziando 164 milioni di euro da qui al 2020”.
Anche Salvatore Giuliano, sottosegretario al Miur, del MoVimento 5 Stelle, torna sull’argomento: “L’emendamento alla legge di Bilancio che estende il tempo pieno nelle scuole primarie è un segnale importante per il futuro di questo Paese. Proprio ieri abbiamo presentato la proposta di modifica del decreto legislativo 66/2017 che riguarda l’inclusione degli alunni con disabilità. Sapere che poi alla Camera si è deciso di assumere 2.000 nuovi insegnanti per migliorare e potenziare la didattica, conferma quanto questo governo e questa maggioranza stiano investendo sulla scuola”.
Giuliano sostiene che “estendere gradualmente il tempo pieno significa offrire nuove opportunità ai bambini, in alcuni casi sottraendoli e condizioni di disagio se non di abbandono. Questo primo importante stanziamento di fondi per il tempo pieno va anche incontro alla necessità di dare certezze e stabilità a tanti docenti, sia quelli precari sia quelli del Sud che hanno lasciato le loro famiglie e sono andati a insegnare in altre aree del Paese”.
Non la pensa allo stesso modo il Partito Democratico, che si sofferma sull’inadeguatezza del provvedimento.
Su twitter l’esponente del Pd Anna Ascani, non le manda a dire: “Duemila assunzioni nella scuola primaria e dicono che hanno realizzato il tempo pieno. Di Maio in primis. Ma servono altri 39mila insegnanti per farlo. A questo ritmo altri 20 anni. Ma perché dovete sempre mentire? Ps: prima che parta “e allora il Pd?”, noi ne abbiamo fatte 160mila”.
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