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Tempo-scuola: secondo l’Ocse in Italia è molto alto

“Education at a glance” è il rapporto annuale dell’OCSE dedica alla comparazione tra i sistemi educativi dei Paesi aderenti.
Nella giornata dell’8 settembre l’edizione del 2009, riferita però a dati del 2007, è stata presentata a Parigi.
Il rapporto prende in esame diversi indicatori e per ciascuno di essi propone un’ampia quantità di dati.
Per esempio se si considera il numero di ore che gli studenti trascorrono a scuola si constata che il nostro Paese si colloca ai primissimi posti: nella fascia di età che corrisponde al primo ciclo di istruzione i nostri alunni trascorrono a scuola più di 8.000 ore, mentre la media dei Paesi Ocse è decisamente più bassa (poco meno di 7mila ore complessive).
C’è poi la “vexata quaestio” del rapporto alunni/insegnanti: stando ai dati dell’Ocse nella nostra scuola primaria ci sono 10,5 alunni per ogni insegnante, mentre la media Ocse è di 16,0 e quella dei Paesi della UE è di 14,4).
Se poi si mettono nel conto tutte le unità di personale impiegate per far funzionare il sistema scolastico si scopre che in Italia ci sono 15,6 addetti ogni 100 studenti, contro una media Ocse di 11,3 e una media dei Paesi UE di 12,5.
Diametralmente opposti i commenti del Ministro e quelli di parte sindacale.
“La ricerca dell’Ocse – sostiene infatti Mariastella Gelmini – dimostra che non sempre la qualità della scuola è legata alla quantità delle ore di lezione e alla quantità di risorse investite. Nonostante il numero elevato di ore a cui sono sottoposti i nostri studenti, infatti, la qualità della didattica non è certo ai primi posti delle classifiche internazionali. Allo stesso modo, la spesa per studente in Italia è superiore alla media Ocse. Questo dato dimostra che bisogna spendere meglio i soldi che lo Stato investe nella scuola”.
Al contrario Flc-Cgil dichiara che “il rapporto Ocse riconferma come più’ alti e diffusi saperi contribuiscono a determinare maggiori opportunita’ di buona occupazione”.
“Sempre dal rapporto 
– aggiunge ancora Flc – si evince che non e’ vero che il nostro sistema e’ tutto fatiscente pur registrando luci ed ombre. Ma servono maggiori risorse e maggiore rispetto per coloro che operano nel nostro sistema d’istruzione”.
A latere va segnalata un piccola curiosità: nel sito dell’Ocse è disponibile il rapporto integrale in inglese oltre che il sommario in diverse lingue.
Ci sono le versioni in spagnolo, in tedesco, in svedese, in slovacco e persino in turco e in estone, manca però il sommario in italiano !

Reginaldo Palermo

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