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Tennesse, studentessa al ballo scolastico vestita con la bandiera sudista: cacciata!

Gli studenti non devono mai farsi portavoce di messaggi politici. Nemmeno in occasione delle attività integrative o ludiche. È questo il senso dell’allontanamento, dalla festa di ballo scolastico, di una studentessa della Gibson County High School, nello Stato americano del Tennesse, rea di aver indossato un vestito che riproduceva la bandiera sudista.
Con il sui abbigliamento la ragazza, forse senza rendersene pienamente conto, ha messo in allarme i responsabili dell’istituto. Da qualche tempo, infatti, negli Stati Uniti, la bandiera – uno dei simboli degli Stati confederati d’America, sfondo rosso e croce di Sant’Andrea blu stellata – è al centro di sentiti dibattiti che stanno dividendo il paese: da alcuni viene descritta semplicemente come un emblema dell’orgoglio sudista, per altri rappresenta invece un palese richiamo al passato di schiavitù e segregazione razziale, un simbolo della dominazione bianca sugli afroamericani.
Eddie Pruett, preside della Gibson County Highschool, ha dichiarato che recentemente nella scuola ci sono stati episodi di intolleranza razziale e nazionalismo e che molti studenti indossavano per provocazione indumenti o accessori con la bandiera sudista. “Mi dispiace che la ragazza non abbia potuto partecipare al ballo scolastico – ha affermato il preside Pruett – ma come scuola dobbiamo tutelare l’interesse di tutti gli studenti“.
Gli insegnanti – ha detto alla carta stampata Texanna Edwards, la giovane allontanata dal ballo scolastico – mi hanno detto che era ‘offensivo e inappropriato’ e mi hanno sbattuto fuori, ma tutti gli altri lo trovavano bellissimo. Due ragazze sono persino andate dal preside a chiedere che venissi riammessa al ballo, nessun altro era arrabbiato con me“. Qual è stata allora la sua colpa? Semplicemente non aver tenuto conto dell’imbarazzo e delle difficoltà che avrebbe arrecato ai docenti e al capo d’istituto.
Alessandro Giuliani

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