Ormai fra M5S e sindacati è quasi guerra.
Dopo la timida apertura della ministra Azzolina si deve ora registrare un nuovo attacco della senatrice Bianca Granato che in un suo comunicato afferma: “Ormai ci si chiede se i sindacati in realtà non vogliano la riapertura della scuola a settembre. Facendo polemica senza mai dare una mano, come stanno facendo da mesi, in realtà sembra che i sindacati non vogliano assumersi responsabilità preferendo sabotare il lavoro che si sta svolgendo”.
“Il ministro Azzolina – sostiene Granato – ha detto chiaramente che vogliamo riaprire. Dai sindacati sono pervenute solo proposte di assunzioni a strascico dalle graduatorie eludendo le procedure concorsuali selettive che noi abbiamo già previsto per questo autunno. Queste sono le uniche proposte davvero pervenute, che peraltro non risolvono il problema della combinazione di spazi e gruppi-classe”.
Ma Bianca Granato non si ferma qui e aggiunge: “Mi sembra che in realtà prima i sindacati abbiano fatto di tutto per evitare il concorso in estate, da noi già bandito e previsto, mentre ora tornano alla carica minacciando di sabotare il rientro a settembre se in cambio non avranno assunzioni senza selezione. Non vorremmo che questo fosse l’unico obiettivo, perseguito con la sistematica strumentalizzazione di tutto il personale scolastico”.
“Ogni tattica distruttiva che punta a obiettivi che vanno ben al di là della scuola – conclude la senatrice del M5S – sarebbe gravissima e rischierebbe di far pagare un prezzo altissimo ai ragazzi e alle famiglie”.
C’è da chiedersi se a questo punto rapporti così tesi fra i sindacati e la Ministra e il M5S non possano avere come conseguenza uno sciopero unitario in concomitanza dell’avvio dell’anno scolastico.
Abbiamo sentito in proposito Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli insegnanti, che dichiara: “Francamente mi sembra una ipotesi improbabile: gli scioperi vanno preparati adeguatamente non possiamo permetterci passi falsi. Uno sciopero a settembre avrebbe pochissime possibilità di riuscita. Prima di tutto sarà bene consultare il personale per avere il polso della situazione”.
A questo punto, quindi, almeno per ora, l’unica protesta organizzata resta lo sciopero proclamato per il 24 e il 25 agosto da Unicobas e Cobas Sardegna.