Mentre proseguono le indagini delle forze dell’ordine sull’incredibile episodio accaduto a Rho nella mattinata del 27 ottobre presso l’istituto Puecher-Olivetti arrivano alla comunità scolastica messaggi di vicinanza e solidarietà da ogni dove.
Nei social molti colleghi del dirigente scolastico Emanuele Contu, noto nel territorio e in rete, si mostrano solidali con il preside, con studenti, docenti e genitori.
In queste ore è intervenuto anche il deputato della Lega Rossano Sasso: “Comprendo il senso di amarezza e sgomento che pervade studenti e lavoratori di Rho, quei criminali non hanno colpito solo loro ma, in tal modo, tutte le scuole italiane. Nessuno si azzardi a derubricare questo episodio a ‘bravata’, ci auguriamo che questi delinquenti vengano individuati al più presto e assicurati alla giustizia”.
Intanto continuano a rimanere pressoché inspiegabili i motivi dell’”attacco”.
A botta calda qualcuno ha detto che l’episodio andrebbe collegato ad una recente circolare del dirigente sul divieto di fumo, ma l’ipotesi à stata smentita dallo stesso preside che ha fatto presente che sono alcuni anni che viene diramata una circolare del genere e questo non ha mai provocato nessuna protesta.
Peralto va anche detto che i teppisti entrati nell’edificio scolastico non hanno pronunciato neppure mezza parola: se avessero voluto protestare contro la circolare o altro, almeno due mezzi slogan li avrebbero scanditi.
E’ possibile che si tratti di un gesto dimostrativo di una piccola “banda” che vuole dimostrare il proprio “coraggio” e la propria capacità “organizzativa”, ma c’è chi pensa che possa trattarsi anche di un “segnale” contro una scuola che da diversi anni lavora con impegno sul tema della legalità. Potrebbe cioè essere il gesto di una banda che vuole mandare un messaggio chiaro: “Voi parlate pure di legalità, ma sappiate che il territorio lo controlliamo noi”.
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