Che fine hanno fatto i termoscanner nelle scuole tanto desiderati da essere elemento imprescindibile per il rientro in presenza degli studenti italiani?
Termoscanner oggetto misterioso, nessuno ne parla più, strumento ritenuto tra le priorità per il rientro a scuola degli studenti sembra sparito dai radar dei media e dagli interessi dei politici.
I termoscanner sono dispositivi utilizzati per rilevare la temperatura corporea usati generalmente in luoghi pubblici in entrata come ad esempio supermercati, scuole appunto ma anche uffici pubblici, aeroporti, stazioni e molti altri luoghi. Il termoscanner rileva istantaneamente la temperatura e individua dunque le persone che avendo una temperatura elevata potrebbero aver contratto il virus. Questo strumento è in grado di misurare in tempo reale la temperatura corporea umana grazie alla sofisticata tecnologia con cui è realizzato, riesce infatti a rilevare le radiazioni termiche emesse dal corpo per poi convertirle in temperatura. Uno strumento semplice ma estremamente utile per consentire l’accesso in sicurezza negli ambienti pubblici e quindi anche nelle scuole: non si capisce dunque il motivo per cui si sono perse le tracce dell’importanza e l’uso dopo un anno di emergenza sanitaria.
Alcune Regioni, a dire il vero si sono mosse stanziando fondi per l’acquisto di questi misuratori di temperatura.
Come già aveva anticipato la TDS il Piemonte ha stanziato 500.000 euro per l’acquisto di termoscanner da distribuire direttamente a tutte le 542 autonomie scolastiche, mentre è annuncio di qualche giorno fa uno stanziamento della regione Abruzzo di un Milione di euro per la fornitura degli stessi dispositivi per le scuole della regione. Inoltre, senza voler essere esaustivi, la Regione Campania ha stanziato 3.000 euro per ogni istituto che ne faccia richiesta per l’acquisto di dispositivi termografici.
A parte specifici stanziamenti di alcune regioni riportati a titolo di esempio, non tutte le scuole si sono dotate di questi strumenti di verifica in entrata delegando di fatto la misurazione della temperatura corporea di bambini e ragazzi alle famiglie.
A onor del vero, dopo il massiccio uso iniziale ai più sono sorti dei dubbi sulla reale efficacia di questi strumenti. La questione è stata molto dibattuta perché se è vero che questo strumento lavora rapidamente ed ha il vantaggio di non richiedere contatto fisico, è vero anche che non è esente da problematiche. Partiamo dal presupposto che ogni strumento usato per misurare la temperatura ha un margine d’errore, anche quelli più sofisticati. Nel caso dei termoscanner l’errore può dipendere anche da fattori esterni al dispositivo, che trasmettono a loro volta radiazioni termiche e quindi possono portare lo strumento a dare informazioni errate.
Altro aspetto importante è la modalità di utilizzo, occorre infatti posizionarlo alla giusta distanza, più è lontano dal corpo e più è alta dispersione termica. Un’altra accortezza sta nel tarare correttamente l’apparecchio prima dell’utilizzo al fine di prevenire errori della misurazione.
Le scuole che si sono organizzare per la misura in entrata della temperatura devono rispettare determinati processi (dettagliati in un recente articolo anche dalla TDS) che prevedono tra le altre cose l’informativa verso i sindacati e le famiglie e vanno rispettate, inoltre, le indicazioni del garante della Privacy.
L’Associazione nazionale dei medici competenti ha pubblicato una prassi in merito alla misurazione della temperatura sul luogo di lavoro.
La prassi prevede che la “ misurazione della temperatura sia effettuata da «un lavoratore già formato a questa attività (possibilmente un incaricato al primo soccorso) o altro personale aziendale addestrato”
Andrebbe capito se lo strumento è ritenuto ancora effettivamente efficace per la prevenzione al covid 19 e allora andrebbe approfondito il motivo per cui non viene diffuso ovunque e nel caso specifico in tutte le scuole oppure se lo stesso è ritenuto ormai sorpassato ma in questo caso sarebbe utile far chiarezza una volta per tutte e spiegato bene a tutti gli italiani.
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