La Regione Piemonte ha stanziato 500.000 euro per l’acquisto di termoscanner da distribuire direttamente a tutte le 542 autonomie scolastiche a cui fanno capo 3200 plessi.
La comunicazione è stata data nel corso di un incontro sulle criticità legate alla ripartenza dell’anno scolastico al quale erano presenti il presidente, gli assessori all’Istruzione, alla Sanità, ai Trasporti, alla Ricerca Covid e alla Semplificazione, il direttore dell’Usr, il prefetto di Torino e i rappresentanti degli enti locali.
“Ho ribadito all’Ufficio scolastico regionale – ha scrito il Presidente Cirio su Facebook – la nostra richiesta di effettuare a scuola la misurazione della temperatura, perché è un elemento di prevenzione troppo delicato e importante, che non può essere lasciato alla sensibilità delle singole famiglie”.
In proposito, l’Usr farà una indagine interna per verificare questa possibilità.
In ogni caso, dal momento che il Governo non ha previsto nessuna forma di verifica che la temperatura venga effettivamente misurata a casa, la Regione fa sapere di star valutando di introdurre dei meccanismi di controllo con una apposita ordinanza per sollecitare l’attenzione sul tema da parte delle famiglie.
“Stiamo anche predisponendo per gli studenti piemontesi – conclude Cirio – un accesso diretto prioritario per garantire rapidamente l’esecuzione dei tamponi necessari allo screening nelle scuole. La salute dei nostri figli prima di tutto”.
Quindi, in vista della riapertura delle scuole, la Regione Piemonte pensa ad una corsia preferenziale senza prenotazione per fare i tamponi agli studenti qualora si riscontrassero casi sospetti o contatti con soggetti risultati positivi.