“Si tratta di bambini che hanno assistito a scontri, violenze sui loro familiari e che spesso portano sulla loro pelle i segni della guerra. Da almeno un anno non vanno a scuola, molti sono stati costretti a rimanere nascosti per lungo tempo per paura delle bombe”, spiega Mauro Clerici, rappresentante di Terre des Hommes in Libano. “A loro vogliamo subito dare un aiuto per riprendere la vita normale, studiare e giocare, e con questo superare i traumi subiti”.
L’avvio dell’intervento è stato possibile grazie a un finanziamento di Prosolidar, che consentirà di attrezzare velocemente dei locali per avviare attività psicosociali per bambini nella cittadina libanese di Arsel, nella zona della Bekaa, in cui si riversano giornalmente decine di rifugiati siriani, in maggioranza sunniti. “Arsel si trova a circa 80 km da Homs e a 15 km dal confine siriano, pertanto in concomitanza delle maggiori offensive dell’esercito siriano contro la città emblema della rivolta, qui si registra un intensificarsi del flusso di rifugiati, come in questi giorni, il cui numero ha raggiunto le 1.500 persone”, continua Mauro.
L’accoglienza dei rifugiati da parte della popolazione è stata buona, e le prime necessità delle famiglie vengono in genere soddisfatte dalla stessa municipalità di Arsel. “Molti dei bambini siriani si sono inseriti nelle scuole, ma hanno presto avuto difficoltà a seguire le lezioni delle materie scientifiche perché vengono svolte in lingua inglese o francese. Per questo si è deciso di offrire dei corsi intensivi di lingue straniere, e nelle varie discipline scolastiche in modo che possano rapidamente mettersi a pari dei loro coetanei libanesi. I corsi di recupero servono anche ai bambini e ragazzi che non sono riusciti a frequentare la scuola, per allontanarli dalla strada e da pericoli come abusi, sfruttamento, matrimoni precoci, prostituzione o il reclutamento in milizie armate.
“Inoltre”, prosegue, “per promuovere ulteriormente l’integrazione dei bambini siriani con quelli libanesi, vogliamo organizzare dei servizi di doposcuola per entrambi. Un’équipe di operatori sociali e psicologi si occuperanno dei casi più delicati e di aiutare i genitori ad assecondare e facilitare il processo di recupero dei bambini. Purtroppo i fondi attualmente disponibili ci permettono di assistere circa 200 bambini, ma il numero di coloro che ne avrebbero bisogno è molto più alto, per questo stiamo cercando nuovi finanziamenti”.
Nata nel 1989 in Italia e diventata Fondazione nel 1994 Terre des Hommes Italia nell’ultimo anno ha realizzato 90 progetti in 22 paesi del mondo dedicandosi in particolare ai temi della Child Protection, della sanità di base e del diritto all’educazione. Proteggere i bambini da ogni forma di violenza o abuso, garantire a ogni bambino il diritto alla salute, all’educazione e alla vita sono le ragioni stesse dell’esistenza di Terre des Hommes, da quando nel 1960 un gruppo di persone animate da Edmond Kaiser fece nascere a Losanna (in Svizzera) quello che oggi è uno dei più grandi movimenti al mondo per la difesa dei diritti dei bambini.
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