Il lavoro minorile domestico è una piaga nascosta che ogni anno colpisce milioni di bambine – spiegano da Terre des Hommes, l’associazione per i diritti dei bambini – Molte famiglie, specialmente quelle più povere, considerano il lavoro domestico come l’unico sbocco lavorativo per le proprie figlie, ma questo può diventare una vera e propria schiavitù in cui viene leso ogni diritto fondamentale dei bambini: alla salute, allo studio, al gioco, alla libertà, ecc. La loro dignità viene continuamente umiliata, con maltrattamenti, vessazioni e privazione di cibo. Non sono rari gli episodi di violenza e abusi, anche sessuale, ma le bambine e le ragazze che lavorano come domestiche sono quasi sempre invisibili alla società, in quanto confinate nelle case, spesso senza più alcun contatto con la famiglia d’origine.
I numeri sono ingenti: si stima che nella sola regione di Cusco quasi 4.000 bambine dai 6 ai 13 anni lavorino come domestiche senza godere di alcun diritto”.
Alla base di questo fenomeno c’è l’estrema povertà della popolazione rurale: il 49,5% degli abitanti vive al di sotto della soglia di povertà. Nel distretto andino di Huancarani il 49% dei bambini tra i 6 e i 9 anni soffre di denutrizione cronica e il 56% è anemico.
Il centro Yanapanakusun fornisce accoglienza per le giovani maltrattate e promuove la nascita di scuole nelle aree più rurali del paese, per fare in modo che le bambine non siano costrette ad andare in città per frequentare le lezioni. Nell’ultimo anno le attività del centro sono state beneficiarie della
raccolta fondi tramite sms solidale al 45501 della campagna ‘indifesa’ di Terre des Hommes per la protezione delle Bambine e delle ragazze.
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