Si aggrava il bilancio del terremoto che ha colpito il Messico. Una scossa di magnitudo 7.1 (scala Richter) ha sconquassato il paese dell’America centrale, a pochi giorni da un’altra fortissima scossa (8.2).
“La priorità in questo momento è continuare a cercare chi è rimasto sotto le macerie e curare i feriti”, ha dichiarato il presidente messicano, Enrique Pena Nieto, in un messaggio trasmesso dalla televisione in cui si esorta la popolazione alla calma.
“La popolazione rimanga nelle proprie case se sono al sicuro – ha poi esortato – evitando di intasare le strade dove devono passare i mezzi d’emergenza”.
“Purtroppo – ha aggiunto il presidente – molte persone hanno perso la vita, compresi bambine e bambini, in scuole ed edifici”.
Si registrano, purtroppo, crolli anche negli edifici scolastici. Nella scuola “Enrique Robsamen” di Coapa sono sono morti 26 bambini e quattro adulti. Le squadre di soccorso sono riuscite a mettere in salvo 11 bambini. Ma il bilancio rischia di aggravarsi ulteriormente: sono ancora da ritrovare 30 minori e quattro adulti.
Il presidente si è recato nelle vicinanze della scuola privata di Coapa, che si trova nell’area sud-est di Città del Messico, per verificare i lavori di soccorso. Una piccola di sei anni ancora intrappolata è riuscita a entrare in contatto via Whatsapp con i soccorritori.
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