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Terremoto in Abruzzo, cresce il numero delle vittime, ancora nuove scosse

Mentre iniziano le polemiche sulla tragedia; sulla possibilità di prevenirla e ridurre i danni di questa catastrofe annunciata, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il Papa, Benedetto XVI e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi invitano la nazione ad agire e alla solidarietà.
La prima scossa del sisma, di 6,3 Richter (8-9 Mercalli), ha colpito alle 3.32. Tre ore dopo sono intervenute le forze di protezione civile, le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, la croce rossa, tutte le società di soccorso e le locali istituzioni.
Dalla mattina di ieri si sono attivate, appena presa coscienza della gravità della situazione, tutte le associazioni di volontariato nazionali e locali. Una catena di solidarietà, che contraddistiungue la nostra gente di Italia (provata da sempre da queste calamità naturali), si è messa in moto. Anche la Chiesa è scesa in campo con aiuti e conforto; tutti i partiti si sono uniti in azioni di solidarietà rinviando a dopo le polemiche. In molti non si spiegano come mai, pur essendoci stati, da dicembre, continui sciami di scosse, non fossero state prese precauzioni né allertato la cittadinanza. Non sono state prese in considerazioni nemmeno gli avvertimenti del tecnico sismografo, Giuliani, che aveva monitorato, ora per ora, l’arrivo del sisma. 
Le strutture necessarie alle emergenze sono state le prime ad essere colpite dal sisma, ospedale e prefettura, per esempio. 
Il sindaco di L’Aquila aveva, comunque, previsto la chiusura delle scuole, proprio la sera prima del disastro. Proprio a seguito di ripetute scosse aveva dato disposizioni che venissero controllate le strutture scolastiche ma all’alba del giorno dopo tutto è venuto giù. Mesi di ansia, di angoscia per gli abitanti della zona che hanno subito lo “smacco” di una tragegia annunciata, o quantomeno percepita da uomini e strumenti scientifici.
Dalla protezione civile giunge lo stop alle donazioni di sangue. In tempo record si sono raggiunte le quote di sangue necessarie. Il governo ha già stanziato 30 milioni di euro e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, arrivato nel luogo del disastro nella giornata di ieri, ha detto: “nessuno sarà lasciato solo”. Gli Stati Uniti si sono fatti avanti per fornire i fondi per restaurare le chiese più importanti dal punto di vista artistico e culturale.

Il nostro giornale si fa portavoce della campagna di solidarietà diffusa da altre testate giornalistiche.
Riportiamo alcune priorità cosi come riportate da quotidiani nazionali.

Dal quotidiano La Repubblica:

Ecco una serie di indicazioni utili per esprimere solidarietà  e dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite dal sisma:

Conti correnti La Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese. La Caritas di Roma informa che, in queste ore, la donazione economica è l’unico modo utile per esprimere solidarietà alle persone colpite.
È possibile contribuire alla colletta di solidarietà con: Versamenti c/c postale – numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a Caritas diocesana di Roma, specificando nella causale «Terremoto Abruzzo»; Bonifico bancario – IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale “Terremoto Abruzzo”. 

Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E’ possibile sin d’ora esprimere concreta solidarietà partecipando alla “raccolta fondi – causale Terremoto Abruzzo 2009 – donazione diretta presso l’Ufficio raccolta fondi di Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4, Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)- conto corrente postale n. 13576228 intestato a caritas ambrosiana onlus – conto corrente bancario n. 578 – cin p, abi 03512, cab 01602 presso l’agenzia 1 di milano del credito artigiano e intestato a caritas ambrosiana onlus iban: it16p0351201602000000000578. Oppure donazione telefonica tramite carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.

Si possono fare donazioni anche alla Croce Rossa attraverso il sito internet specificando la causale del versamento.

Soccorsi
Da tutto il Lazio circa 40 squadre con più 200 volontari hanno raggiunto le zone di ammassamento in Abruzzo e sono a disposizione della Protezione civile nazionale per le operazioni di soccorso. Altrettante sono state allertate e sono pronte a operare.  
La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei soccorsi tre elicotteri regionali normalmente utilizzati per la lotta agli incendi, mentre i volontari della Protezione civile del Lazio hanno già portato in Abruzzo centinaia di tende per ospitare persone, 3 cucine da campo, mezzi per il movimento terra come ruspe, bobcat ed escavatori, oltre a torri faro per garantire con le fotoelettriche i soccorsi anche dopo il tramonto. Intervenute anche squadre di volontari con unità cinofile. 
La Protezione civile ribadisce l’appello a non improvvisarsi soccorritori: “Le operazioni di soccorso vanno effettuate da coloro che sono in grado di farlo. Ci sono centinaia di uomini sia delle componenti istituzionali che volontari della Protezione civile ma comunque si tratta di professionisti”.

La Protezione civile Abruzzo ha messo a disposizione un numero attivo 24 ore su 24 per richiedere informazioni: 80.35.55
 
I capi scout dell’Agesci (Associazione guide e scout italiani) sono stati autorizzati dalla Protezione civile a partecipare alle operazioni di soccorso. L’organizzazione degli scout sta preparando, come sempre in casi di emergenza, in tutte le regioni le schede di partecipazione per i capi scout che vorranno prendere parte alle operazioni. La Croce Rossa è già arrivata nella Regione con attrezzature sanitarie, tra cui un Posto medico avanzato e le unità cinofile e gli ospedali romani sono stati tempestivamente posti in stato di allerta per l’eventuale accoglienza di feriti gravi provenienti dalle zone colpite dal sisma. Croce Rossa Italiana  sta organizzando anche una raccolta a livello nazionale per far confluire tutto il necessario nell’area colpita dal terremoto.

I consigli
Il Dipartimento della Protezione Civile raccomanda di:
– non mettersi in viaggio verso i luoghi colpiti dal terremoto;
– limitare al massimo l’uso del telefono, per agevolare tutte le operazioni di soccorso e lasciare libere le linee agli operatori, evitando sovraccarichi di rete.

Aiuti
Coperte, vestiti, pannolini, latte in polvere, casse d’acqua e tutti i beni di prima necessità
che possono servire alle popolazioni gravemente colpite dal terremoto di questa notte in Abruzzo verranno raccolti a Bologna da CasaPound mette a disposizione la propria sede di Piazza di Porta Castiglione 12, 24 ore su 24. Il numero di riferimento per eventuali contatti è il 328 1903595. L’associazione ambientalista “Fare ambiente” sta coordinando la raccolta di materiali di prima necessita presso la propria sede di Roma, in Via Nazionale, 243, tel. 06 48029924.

Anche Legacoop Nazionale e Legacoop Abruzzo si sono attivate distribuire generi di prima necessità, e in particolare acqua e latte, in coordinamento con la Croce Rossa.Ulteriori e più articolate iniziative di solidarietà e di sostegno alla popolazione dei centri colpiti dal sisma saranno definite nelle prossime ore, per rispondere alle esigenze che si manifesteranno ed in linea con le indicazioni che verranno fornite dalla protezione civile.

Donazione di sangue
Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi chiede che vengano sospese le donazioni di sangue.
  “Abbiamo sangue a sufficienza e ringraziamo tutti coloro che lo hanno donato”, ha precisato Chiodi.
Appelli per la donazione di sangue erano stati lanciati nelle prime ore di questa mattina sia dal ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, che dal presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo.

Cosa fare in caso di terremoto: 
– Cercate riparo all’interno di un vano di una porta inserita sotto un muro portante o sotto una trave: se rimanete al centro della stanza, infatti, potreste essere feriti dalla caduta di vetri, intonaco o altro materiale.
– Non precipitatevi per le scale: dopo una scossa sismica sono la parte più debole di un edificio. Per lo stesso motivo non usate l’ascensore che potrebbe bloccarsi.
– Alla fine della scossa ricordatevi, prima di uscire di casa, di chiudere gli interruttori generali del gas e della corrente elettrica per evitare di innescare incendi e deflagrazioni.
– Da ultimo vi ricordiamo di non bloccare le strade con le auto: lasciatele libere per i mezzi di soccorso.

Redazione

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