Deroghe ai tetti minimi di alunni per classe, più docenti e personale Ata rispetto ai parametri ministeriali, libri di testo gratuiti agli alunni.
Sono i provvedimenti adottati dal Miur per venire incontro alle esigenze dei cittadini del Centro Italia, in particolare del Lazio, dell’Umbria e dell’Abruzzo, colpiti dal devastante terremoto del 24 agosto 2016, esattamente un anno fa.
Lo ha ricordato all’Ansa, nel corso di un’intervista, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli: in queste occasioni servono “azioni concrete, perché sappiamo che la scuola è fondamentale per tornare alla normalità”.
“Ho sempre pensato che la scuola fosse il centro della ripartenza nei Comuni colpiti dal terremoto. E il Miur si è fortemente impegnato per dare un concreto seguito a questa convinzione, per mettere in campo – ha detto la responsabile del Miur – tutte le misure necessarie a supportare la scuola, che è un presidio fondamentale, irrinunciabile, per dare una prospettiva di futuro. Lo è in tutto il territorio nazionale e ancor di più nelle zone che hanno vissuto il dramma del sisma. Siamo sempre stati e continueremo a essere al fianco delle popolazioni che lottano per tornare alla normalità”.
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Fedeli ha spiegato che il ministero dell’Istruzione è intervenuto “con norme ad hoc per salvaguardare la validità dell’anno scolastico passato e per consentire alle famiglie delle regioni colpite dal terremoto di iscrivere le loro figlie e i loro figli al prossimo anno anche oltre l’ordinaria fascia temporale. Per questo, ancora, si è deciso di derogare al numero minimo e massimo di alunne e alunni per classe normalmente previsto e di prevedere ulteriori posti di personale docente e Ata con il decreto Sud approvato qualche giorno fa”.
Oltre all'”ingente investimento” sull’edilizia scolastica, la ministra ricorda poi la convenzione siglata con l’Associazione italiana editori. “Permetterà di distribuire in 140 Comuni coinvolti dal terremoto libri di testo gratuiti. Azioni concrete dunque, perché sappiamo che la scuola è fondamentale per tornare alla normalità. È il cuore pulsante dell’identità di una popolazione. È il luogo dove si costruisce, e si ricostruisce, il futuro”.
Quasi per ironia della sorte, nello stesso giorno in cui la ministra dell’Istruzione rilascia l’intervista, in serata, giunge la notizia di un altro importante terremoto, stavolta ad Ischia.
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