Nelle scuole francesi diventa realtà un innovativo telecomando ‘salvavita’ contro gli attentati terroristici.
Ad Aix-en-Provence, nel sud del paese transalpino, dall’inizio di quest’anno scolastico, quindi dai primi di settembre, insegnanti e personale della scuola pubblica sono dotati di un telecomando (legato al polso o appeso al collo) per chiamare i soccorsi in caso di attacco armato.
La misura – che nel Paese in stato d’emergenza alcuni ritengono ‘paranoica’ – prevede 800 apparecchi per 74 scuole materne ed elementari. E il costo non è certo trascurabile: ben 160mila euro.
La notizia, rivelata dal settimanale L’Express e ripresa in Italia dall’Ansa, è stata confermata dal servizio stampa del comune di Aix-en-Provence, guidato dal sindaco di centrodestra, Maryse Joissains (Les Républicains).
Il dispositivo viene ovviamente utilizzato in caso di attentato: basta una semplice pressione sul pulsante arancione del ‘biper’ per permettere di lanciare l’allarme alla polizia municipale e agli altri colleghi.
Nelle scuole di tutta la Francia il timore di attacchi è palpabile. Nei giorni scorsi, molti presidi hanno chiesto una deroga temporanea al divieto di fumo all’interno delle mura scolastiche per evitare che gli studenti escano fuori per fumare. L’idea è che la deroga possa durare almeno fino alla fine dello stato d’emergenza nel 2017. Di più. Per proteggere gli alunni dal rischio di nuovi attacchi alcuni responsabili scolastici hanno deliberatamente violato la legge creando di loro spontanea volontà zone fumatori nel cortile o sui ballatoi delle scuole.
L’arrivo del dispositivo nelle scuole, quindi, è stato in prevalenza accolto in modo positivo. “E’ un modo rapido e moderno per diffondere l’allerta”, spiega Yvan D’Anna, preside della scuola Henri Wallon di Aix. Secondo il municipio, il dispositivo rientra nel quadro delle misure di sicurezza previste dal ministero dell’Istruzione in seguito all’attentato di Nizza. Prima della riapertura delle scuole, a fine agosto, il governo socialista di Francois Hollande ha infatti diramato una direttiva in cui chiede a tutte le scuole di dotarsi di due distinti allarmi, quello tradizionale anti-incendio, e un altro anti-intrusione. Ogni istituto deve inoltre organizzare tre esercitazioni all’anno, tra cui una “allerta attentato/intrusione”.
“Si tratta di un’iniziativa locale che rafforza la protezione e va dunque nella giusta direzione”, si congratula il provveditorato di Aix-Marseille.
Si dice perplesso, sull’efficacia del ‘biper’ e sul suo carattere eccessivamente ansiogeno è invece il sindacato insegnante Snuipp, anche se ammette che è un grande passo avanti che contribuisce, tra l’altro, a rassicurare il corpo insegnante e gli stessi genitori. Un primo bilancio verrà effettuato entro la fine di ottobre.
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