“La terza dose di vaccino anti-Covid andrà fatta. Dovremmo iniziare da ottobre, partendo dalle persone più fragili, coloro in cui ci si aspetta una minore risposta immunitaria dopo il vaccino, come i pazienti oncologici in chemioterapia, le persone che hanno subito un trapiantato, ecc.”. Lo ha detto all’Adnkronos Salute il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri.
Una dichiarazione che nel mondo della scuola si traduce nel terzo vaccino per i docenti fragili. Insomma, come ha dichiarato giorni fa l’infettivologo Massimo Galli, la terza dose non avrebbe senso in maniera indiscriminata per tutti.
Il sottosegretario chiarisce che anche altri Paesi, come il Regno Unito e gli Usa, stanno procedendo nella stessa direzione, prediligendo solo alcune categorie.
Vaccini scuola
Intanto secondo la struttura commissariale che monitora la campagna vaccinale del Paese il 12,82% del personale scolastico non è ancora vaccinato. Si tratta di 186.571 persone. In particolare, su una popolazione di 1.455.308 persone, 1.225.586 hanno ricevuto la prima dose (l’84,21%) e 1.190.932 hanno completato la vaccinazione, pari all’81,83%.
Nel complesso sono oltre 2 milioni i 50enni in Italia ancora non vaccinati.
REPORT ISS
Dal report dell’ISS intanto pare scongiurato per ora il pericolo di zona gialla per la Sicilia. L’Isola però si prepara a diramare misure anti contagio più severe che nel resto del Paese.
La situazione infatti resta delicata e in bilico. La Sicilia con il 9,2% dell’occupazione delle terapie intensive continua a sfiorare la soglia critica del 10% che la porterebbe in giallo.
A livello nazionale l’indice Rt è in calo, scendendo a 1.1, rispetto alla scorsa settimana in cui si attestava invece a quota 1.27.