Categorie: Ordinamento

Test d’ingresso alle superiori, gli studenti insorgono: una follia incostituzionale

Gli studenti non tardano scagliarsi veemente contro la volontà espressa da alcuni dirigenti di introdurre i test di accesso anche per iscriversi alla scuola superiore. La Rete degli Studenti Medi, che da sempre si batte contro il numero chiuso universitario e già a messo a disposizione lo sportello di assistenza soccorsostudentesco@gmail.com , cui inviare qualsiasi segnalazione, spiega che non si tratta delle solite voci incontrollate e da verificare: l’associazione è infatti già venuta “a conoscenza del caso del Fermi di Mantova, del convitto nazionale di Roma, dell’Altero Spinelli di Torino”. E parla di “pratica discriminatoria e che calpesta il diritto allo studio varca le porte delle scuole non possiamo che dirci inorriditi”.
“Siamo inorriditi e molto preoccupati. – incalza Daniele Lanni, portavoce nazionale della Rete degli Studenti – Un qualsiasi test che ponga dei limiti alle iscrizioni alle scuole superiori che, lo voglio ricordare, sono scuole dell’obbligo è una follia e assolutamente incostituzionale”. Lanni annuncia anche che se il progetto andrà in porto il sindacato studentesco che rappresenta è pronto “a fare ricorso. Il principio di libero accesso alla scuola è un principio sacro e non siamo disposti a cedere neanche mezzo centimetro. La scuola dell’obbligo dovrebbe accrescere le competenze di ognuno e non valutarle all’accesso senza lasciare secondi appelli”. Per la Rete degli Studenti “il progetto, purtroppo, resta sempre lo stesso: quello di dividere le scuole in quelle di serie A e quelle di serie B. Noi diciamo no e siamo pronti a combattere per difendere la libertà di accesso alla scuola superiore.”, conclude Lanni.
Molto dura contro l’ipotesi test d’accesso alle superiori è anche l’Unione degli Studenti. “I test di iscrizione nelle scuole, tanto quanto il contributo volontario, sono l’ennesima barriera che si sta pericolosamente diffondendo con l’obiettivo di recintare l’istruzione per tutti – dichiara in una nota Roberto Campanelli, dell’Uds – Non si può permettere che l’assenza strutturale di fondi alla scuola, le trasformi in luoghi della selezione e non dell’emancipazione per tutti.”
“Sono preoccupanti – prosegue Roberto Campanelli dell’UdS – le affermazioni di numerosi dirigenti scolastici che le presentano come interessanti formule per valorizzare il merito. Trasformare le scuole in luoghi non accessibili a tutti significa tradire i principi della Costituzione in cui si ribadiscono i valori di una scuola accessibile e libera per tutti. Ci opporremo duramente a questo tipo di iniziative”.
Alessandro Giuliani

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