In Regione Lombardia è stato proposto l’introduzione nelle scuole di un progetto sperimentale per rilevare attraverso il test del capello il consumo di droghe e alcol da parte dei ragazzi.
“Il test del capello nelle scuole rappresenta una misura improponibile- ha detto invece un consigliere reginale di Sel- , che andrebbe a demolire qualunque seria strategia di prevenzione a favore di tanto inopportune quanto inefficaci modalità repressive. Il contrasto all’uso di sostanze stupefacenti si realizza attraverso la costruzione di un rapporto tra docenti, genitori e studenti che sia fondato sulla fiducia e sull’informazione”.
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“Regione Lombardia non può cedere alla logica della repressione. Analizzare i capelli, come e ancor più che mandare nelle aule i cani poliziotto, non può certo favorire un percorso che deve essere di confronto e consapevolezza. Mi auguro – ha concluso il consigliere regionale di Sel– che la proposta non trovi seguito. In caso contrario, ci spenderemo contro l’ennesimo provvedimento che sul tema delicatissimo del consumo di droghe fa propaganda, violando la libertà personale dei ragazzi, deresponsabilizzando scuole e famiglie e risultando controproducente oltre che diseducativo”.