Il 12 maggio per le classi seconde delle scuole superiori torna l’annuale appuntamento con il test Invalsi. Ma non tutti saranno presenti. Secondo una ricerca di Skuola.net svolta su circa 2mila studenti, ben il 45% dei ragazzi delle scuole superiori dichiara che nella sua scuola ci saranno proteste contro la prova. E’ soprattutto tra i ragazzi del liceo che emerge questo dato, rilevato invece in misura minore tra gli studenti dei tecnici e professionali.
Dalla ricerca si può notare che solo il 17% degli studenti delle superiori considera il test un modo utile per valutare la scuola e migliorarla. La restante percentuale non è soddisfatta dai contenuti e le modalità del test: la maggioranza, circa 1 su 3, pensa che una prova unica nazionale non possa tenere conto dei diversi contesti, ma c’è anche chi è contrario al sistema dei quiz a crocette (15%) e chi vorrebbe che sia vietato usare la prova per un voto di rendimento (14%). Inoltre, un buon 14% considera l’Invalsi totalmente inutile per via delle irregolarità che si verificano puntualmente a causa del boicottaggio di prof o studenti.
Nonostante le critiche al test Invalsi, la ricerca di Skuola.net ha messo in luce non poche lacune nella conoscenza del test da parte degli studenti. Ben 1 su 5 infatti non ha le idee chiare su cosa sia il test Invalsi e a cosa serva. Permangono gli stessi dubbi anche sul “Questionario dello studente”, spesso al centro di polemiche per via delle domande sul contesto familiare e socio-economico degli studenti, seppure del tutto anonimo. Il 27% non capisce quale sia la sua funzione, e il 17% è del tutto contrario a dare informazioni di questo tipo all’Invalsi. Addirittura, il 18% dubita della correttezza dei suoi professori e crede che potrebbero “sbirciare” il foglio per altre finalità.
Concentrando la ricerca su quei ragazzi delle superiori che hanno in calendario il test Invalsi per il 12 maggio 2015, circa 1 su 4 dichiara apertamente che non lo sosterrà. Il 20% perché contrario alla prova, il 6% perché sostiene che saranno i professori stessi a boicottare. Riguardo al comportamento dei professori rispetto la prova Invalsi, non manca chi dichiara che il proprio insegnante abbia messo in opera altre forme di protesta: circa 1 su 10 dice che il prof ha chiesto agli studenti di non presentarsi alla prova. Il 5% invece sostiene che il proprio insegnante ha manifestato l’intenzione di lasciare copiare liberamente.