Test irregolari all’università: gli studenti raccontano

Secondo Skuola.net, a cui alcuni studenti hanno inviato segnalazioni di irregolarità durante lo svolgimento delle prove di ammissione alla facoltà di architettura e medicina, ci sarebbero troppe stranezze da verificare.
Ecco due segnalazioni pubblicate sul sito:
“Buonasera, volevo segnare un fatto increscioso avvenuto durante i test d’Architettura nell’aula di Fisica a Roma. Innanzitutto, ho trovato il presidente della commissione poco preparato e professionale. Non sapeva spiegare come si mettevano le crocette o si annullavano le domande ed ha confuso le idee a parecchie persone. Dopodiché, ci ha detto che faceva riferimento all’orologio affisso nell’aula per l’inizio e la fine della prova. Mancavano due minuti e mi sono visto minacciare da una persona del Cineca l’annullamento della prova se non consegnavo immediatamente la busta, proprio nel momento in cui stavo ricopiando le risposte. Aggiungo che durante la prova ci hanno disturbato tre volte per chiederci se avevamo consegnato le schede anagrafiche in anticipo ed ho dovuto rileggere il testo di comprensione due volte in più. Io ho il diritto di usare tutto il mio tempo a disposizione, fino all’ultimo secondo. Ho perso dieci minuti a discutere con questa persona mentre altri continuavano a scrivere, ed oltretutto parlava a mala pena l’italiano. Ho tutta l’aula che mi farebbe da testimone. Dopodiché una ragazza ha sbagliato ad inserire i fogli delle risposte nella busta e questa persona ed il presidente gli hanno permesso di strappare la busta ed usarne un altra. Vorrei capire come si fa a denunciare queste persone perché non concepisco né questi favoritismi né questi accanimenti ingiustificati. Non si può giocare con il futuro delle persone in questo modo”. 

“Parlando su Facebook, ho invitato un gruppo di medicina a segnalare al Miur che il prossimo anno non dovrebbe permettere di andare in bagno durante il test. Da lì, il panico: è uscito fuori che in alcuni atenei era stato permesso:
– Torvergata;
– Messina;
– Pisa.
Ed in altri vietato assolutamente:
– Messina;
– Parma.
A mio avviso, la cosa è gravissima perché non si è rispettato il bando nazionale e si è creata disparità tra le sedi aggregate, essendo ovvio che in bagno si va per copiare da appunti personali o si può addirittura utilizzare un telefono con accesso ad Internet”.

Pasquale Almirante

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